Vertice NATO, Trump chiede all’Europa di spendere di piu’ per la Difesa. Ma non specifica il sostegno strategico di Washington

Di Pierpaolo Piras

Bruxelles. L’Europa deve fare di più. Questo è il “leitmotiv” che aleggia sul meeting della NATO a Bruxelles, che si conclude oggi.

Il Presidente Usa, Donald Trump al vertice NATOdi Bruxelles

Il Presidente americano, Donald Trump , “more solito” si esprime da spaccone, ma con molta chiarezza.
Da un lato ha un incontro bilaterale con il suo omologo francese Emmanuel Macron, preceduto da vigorose strette di mano di fronte alle telecamere, ma è ignoto cosa sia intercorso fra i due.
Evitando preamboli, Trump specifica che i Paesi europei, aderenti alla NATO, devono al più presto raddoppiare il loro contributo dal 2% al 4% del proprio PIL (prodotto interno lordo) per soddisfare gli obblighi che essi stessi hanno liberamente sottoscritti.

Gli è stato obiettato che anche il contributo USA dovrebbe passare dal 3,75% al 4% . In realtà il bilancio della Difesa americana non specifica quanto, esattamente, gli Stati Uniti spendano per l’area strategica dell’ Europa.
Trump definisce “obsoleto” il Patto Atlantico divenuto operativo il 4 agosto 1949. Esso nasceva , secondo la sintetica frase del suo primo Segretario Generale Lord Ismay “per tenere dentro gli americani, fuori i russi e sotto i tedeschi”.

Nel ‘49 si trattava di ricostruire i Paese europei , vincitori compresi, usciti da una guerra estremamente letale e distruttiva, sicuramente non in grado di attendere alle enormi spese necessarie a ricostruire, pressoché da capo, strutture,organici ed armamenti indispensabili alla propria Difesa.
Oggi il quadro geopolitico e geostrategico è alquanto cambiato con l’estinzione del comunismo e del Patto di Varsavia, Anzi, alcuni Paesi di quell’alleanza come la Polonia, l’Ungheria, la Repubblica Ceca, la Bulgaria, Romania e la Slovacchia sono entrate a pieno titolo nella NATO e quella che era l’URSS comunista si è totalmente disgregata.

Ne è derivato il radicale cambiamento delle esigenze politiche e di sicurezza militare dell’Europa.
Per la verità i “think thank”, politici e militari, americani sostengono, da alcuni anni, queste argomentazioni basate su tali dati di fatto.
Trump sostiene a Bruxelles, che l’attuale NATO costituisce un cattivo affare “bad deal” per l’America, lasciata sola a compensare il bilancio militare per la protezione di Europa e Canada.
Il vertice si caratterizza anche per una condanna della Germania, accusata “apertis verbis” da Trump per il recente accordo di Berlino con la Russia da 11 miliardi di dollari, inteso alla costruzione del gasdotto gemello “Nord Stream 2” di Gazprom (maggiore compagnia gas-petrolifera russa e seconda al mondo dopo l’Arabia Saudita) destinato al trasporto del gas dalla Russia all’Europa centrale.
Il gasdotto di 1.200 chilometri si snoda da Ust-Luga a Greifswald, ma Trump ha suggerito che fosse sbagliato per la Germania fare affari con “il Paese dal quale dovremmo proteggerti”. Ovvero crede che tale progetto infrastrutturale conferisca un eccessivo controllo energetico alla Russia sulla regione centrale europea , potendo usare tale risorsa come strumento minaccioso di ritorsione, arginando l’offerta oppure aumentando le tasse d’importazione.
Le risponde freddamente , il Segretario alla Difesa della Germania, Ursula von der Leyen: “Se guardiamo al gasdotto, la Germania è un paese indipendente; per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, ci diversifichiamo”.

Il ministro delle Difesa tedesca, Ursula Von der Leyen

In conclusione, è evidente che i modi della politica estera americana sono profondamente cambiati. Tuttavia, sebbene abbia aspramente criticato i suoi Alleati europei, Trump ha anche firmato una dichiarazione congiunta, articolata in 79 punti, che conferma ampiamente gli impegni esistenti ed in uno di questi, condanna “fermamente l’annessione illegale e illegittima della Crimea da parte della Russia, che non riconosciamo e non riconosceremo”.
Si prevedono ulteriori sviluppi nei prossimi vertici.

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