Accademia Militare di Modena, due giornate di studi storici sui servizi informativi militari italiani

Modena. I servizi informativi militari italiani sono stati al centro, nei giorni scorsi, di un convegno internazionale nell’Aula Magna dell’Accademia Militare di Modena.

L’intervento del comandante dell’Accademia di Modena, Generale di Brigata Rodolfo Sganga

Organizzato dall’istituto di formazione modenese e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, l’evento è stato introdotto dal Generale di Brigata Rodolfo Sganga, comandante dell’Accademia Militare e dal professor Luigi Foffani, presidente del Corso di Laurea in Scienze Strategiche.

La prima giornata di studio è stata presieduta dal Generale di Corpo d’Armata Gianfranco Linzi, direttore di “Gnosis”.

La prima relazione è stata quella del professor Ephraim Lapid della Bar-Ilan University ed ex ufficiale del Servizio Informativo Militare dello Stato di Israele su “Intelligence Studies in Academia and their Influence on the Intelligence Service in Israel. A seguire è intervenuta la professoressa Maria Gabrielli Pasqualini dell’Università di Palermo e docente presso la Scuola Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri sul tema “L’evoluzione dei servizi informativi dal 1861 al 1977”.

I relatori della prima giornata dei lavori

Nel corso del suo intervento il Tenente Colonnello Emilio Tirone dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito ha trattato del l servizio informazioni militare italiano nella Grande Guerra, intervento seguito da quello di Giulio Quintavalli dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato che ha parlato sul tema “salvaguardare le spalle dell’Esercito. Polizia e intelligence nella Grande Guerra”.

La prima giornata si è conclusa con la presentazione di Fabio Montella, ricercatore indipendente, su “Il servizio informazioni e le false notizie (1915-1918)”.

I lavori della seconda giornata sono stati presieduti dal professor Alberto Preti dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

I relatori della seconda giornata

Il Colonnello Franco Di Santo dell’Ufficio Storico dello SME ha parlato di intelligence nel pensiero strategico di Raimondo Montecuccoli, il èrofessor Giuseppe Conti dell’Università La Sapienza sui servizi informativi nella Seconda Guerra mondiali e l’avvocato Gianluca Barneschi di Roma sull’attività del servizio informativo militare nella II Guerra mondiale ante e post settembre 1943: revisione di giudizi.

Ed ancora il professor Giuseppe Pardini dell’Università del Molise ha relazionato sui servizi informativi italiani nel secondo dopoguerra 1945-1949 ed il professor Luca Gorgolini, docente dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia delle leggi di riforma dei servizi di informazione nell’Italia repubblicana.

A conclusione della giornata si è tenuta una tavola rotonda moderata da Gianandrea Gaiani, direttore di “AnalisiDifesa” sul tema “Scenari e prospettive per l’intelligence tra sfide e minacce globali” alla quale hanno partecipato il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Caravelli, vice Direttore dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE), Alessandro Politi, direttore della NATO Defense College Foundation.

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