Ambiente, Agenzia delle Dogane e Carabinieri del NOE bloccano ad Ancona un traffico di rifiuti per il Camerun

Ancona. Nel corso di un controllo ad un container pronto per essere spedito in Camerun, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ancona e i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Ancona, hanno scoperto una promiscuità del carico e la presenza di varie tipologie di rifiuto accatastate alla rinfusa.

L’intervento dei Carabinieri del NOE ad Ancona

Dall’estrazione di parte dei materiali stivati nella parte iniziale del container è stato possibile individuare numerosi televisori a schermo piatto di varie dimensioni, monitor a “tubo catodico”, veicoli agricoli, varie apparecchiature telefoniche di vecchia concezione nonché modem e varie matasse di cavi elettrici, trasformatori, componenti meccaniche non meglio identificabili percolanti olio minerale, forni a microonde, parti di motori di condizionatori d’aria, parti di ammortizzatori usati per veicoli, reti da letto, materassi, radio, compressori, idropulitrici.

La promiscuità con cui era stato caricato il container ha reso impossibile la catalogazione della merce contenuta e la riconduzione della stessa alle singole operazioni doganali di esportazione.

Tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche nonché meccaniche avevano carenti modalità di stivaggio, privi di qualsivoglia protezione e/o imballo gli uni dagli altri nonchè delle previste certificazioni di funzionalità.

Il carico era di circa 27.200 chili. Il container è stato posto sotto sequestro penale; conseguentemente e 3 camerunensi sono state deferite all’Autorità Giudiziaria di Ancona perché ritenuti responsabili delle seguenti ipotesi di reato: art. 256 comma 1 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, per aver effettuato la messa in riserva e il deposito preliminare illecito di rifiuti speciali costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso; art. 259 comma 1 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, per aver effettuato illecite spedizioni transfrontaliere di R.A.E.E. in Camerun in violazione dell’allegato VI del D.L.vo 49/2014;

A seguito della convalida degli atti, la Procura della Repubblica di Ancona ha assunto la direzione delle indagini, anche per eventuali ed ulteriori approfondimenti.

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