Attentato di Stoccolma, l’autore uzbeko conosciuto dall’intelligence svedese

Stoccolma. La polizia svedese sta ricostruendo, minuto dopo minuto, la preparazione dell’attentato di Stoccolma, compiuto con un camion lanciato contro la folla in una via commerciale della città che ha causato quattro morti e 15 feriti.

Il camion usato per l’attentato  a Stoccolma.

I poliziotti hanno identificato l’autore, di cui non si conosce il nome, un trentanovenne di origine uzbeka.

L’uomo che martedì sarà interrogato dai magistrati, dopo l’attentato sarebbe scappato, salendo a bordo del treno rapido che porta da Stoccolma all’aeroporto, entrando poi in un negozio del suburbio di Hjulsta, dove viveva.

La solidarietà tra connazionali però potrebbe mettere nei guai anche chi lo ha aiutato. La moglie di un suo amico che lo ha ospitato ha dichiarato alla stampa svedese che “non c’era nulla che potesse far pensare che fosse un estremista. Anzi, andava alle feste e beveva alcol come tutti gli uzbeki”.

Tuttavia, scrive il quotidiano Aftonbladet, il presunto autore aveva mostrato simpatie per l’ISIS condividendo video sul suo profilo Facebook. La Polizia lo ha confermato.

I Servizi segreti svedesi (Säpo) lo avevano sotto controllo così come quelli tedeschi.

In una conferenza stampa il responsabile dell’intelligence svedese Anders Thornberg ha spiegato che nel 2015 fu considerato “un personaggio marginale senza connessioni con l’estremismo islamico, legato alla mafia uzbeka”. Le cui attività economiche illegali finanziano il terrorismo islamico.

Finora l’uomo non ha rilevato alla Polizia le sue intenzioni. Lo farà martedì davanti al magistrato? .

Intanto la Polizia ha arrestato tre persone, trovate a bordo di un’auto vicino al luogo dell’attentato. Dovrebbero essere legati all’uzbeko.

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