Carabinieri, arrestato un affiliato al clan camorristico dei “Cimmino-Caiazzo. Accusato di tentata estorsione aggravata nei confronti del titolare di una associazione operante nel trasporto di malati

Napoli. I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno fatto una irruzione, ieri notte, insieme a colleghi dell’API (l’Aliquota di Primo Intervento del Nucleo Radiomobile specializzata in interventi a rischio) catturando un latitante 36enne ritenuto affiliato al clan camorristico dei “Cimmino-Caiazzo” attivo nel quartiere del Vomero, a Napoli. L’uomo dovrà rispondere di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni del titolare di una associazione operante nel trasporto di malati.

La perquisizione dell’appartamento

Il 16 ottobre scorso era riuscito a sfuggire all’esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA)di Napoli e quel momento si erano perse le sue tracce. Lo hanno individuato e catturato i Carabinieri della Compagnia Vomero, pedinando le persone a lui vicine.
Si era rifugiato in una delle case del complesso di edilizia popolare nel quartiere periferico di Pianura.
L’intervento, organizzato anche con un elicottero dell’Arma ed il Nucleo Cinofili, non gli ha lasciato alcuna possibilità di fuga e si è arreso lasciandosi pacificamente ammanettare.
Insieme ad altre persone appartenenti al clan camorristico dei “Cimmino – Caiazzo”, il gruppo criminale che controlla gli affari illeciti nel quartiere collinare di Napoli, aveva minacciato ripetutamente, usando anche una pistola, il titolare di una associazione operante nel trasporto di infermi con ambulanze. Voleva costringerlo a consegnare 3 mila euro di pizzo ogni mese.
Gli “esattori” si erano presentati alla vittima in 3 occasioni tra settembre e ottobre. La prima volta indicarono la somma da destinare “agli amici del Vomero”, la seconda per insistere. Della terza non si conosce ancora per quale motivo si siano presentati. La vittima dell’estorsione scappò appena li vide.
Nel corso della perquisizione dell’appartamento sono stati rinvenuti e sequestrati soldi e numerosi biglietti scritti a mano, risultati d’interesse investigativo per il prosieguo delle investigazioni sul gruppo criminale. L’arrestato è stato tradotto nel Centro penitenziario di Secondigliano ((Napoli).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore