Carabinieri, in un libro del giornalista Andrea Galli la storia del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

Milano. Sabato prossimo alle ore 11 presso l’Aula Magna “Alessandrini – Galli” del Tribunale di Milano, alla presenza del comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Milano Roberto Alfonso, sarà presentato il libro “Dalla Chiesa. Storia del Generale dei Carabinieri che sconfisse il terrorismo e morì a Palermo ucciso dalla mafia” del giornalista Andrea Galli, che ha ricostruito la vicenda umana e professionale di un eroe della storia dell’Arma e della Nazione sempre in prima linea nella lotta alla criminalità e al servizio dello Stato.

 

Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

Claudio Calì, giornalista di SKYTg24, modererà l’incontro nel corso del quale interverranno il figlio del Generale Prof. Nando Dalla Chiesa, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, l’ex magistrato Gian Carlo Caselli, l’imprenditore Massimo Moratti, l’Arcivescovo metropolita di Milano Mario Enrico Delpini e il Comandante della Legione Carabinieri Lombardia Generale di Divisione Teo Luzi, che insieme ad Andrea Galli tratteggeranno la figura di Dalla Chiesa.

La presentazione rientra in un ciclo di incontri che si svolgono in città particolarmente significative nella vita del Generale.

Si è iniziato a Palermo, dove venne ucciso da Prefetto per mano della mafia, si passa ora da Milano, città che lo ha visto a metà degli anni ‘60 coordinatore del Nucleo di Polizia giudiziaria presso la Corte d’Appello e tra il 1979 ed il 1981 comandante della Divisione Pastrengo e nella quale conobbe la moglie Emanuela Setti Carraro. La prossima tappa sarà Torino, sede ove comandò la I Brigata Carabinieri e riscosse alcuni tra i più importanti successi nella lotta antiterrorismo.

Il libro ripercorre la biografia del Generale, con vicende personali meno note al grande pubblico, come la partecipazione al secondo conflitto mondiale, la militanza partigiana nelle Marche o gli anni trascorsi nella Sicilia del bandito Giuliano, all’inizio di una carriera contraddistinta da un forte impegno per la sicurezza e la legalità nel Paese.

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