Roma. A seguito di numerose richieste di chiarimento, pervenute in relazione all’evidenza mediatica delle condotte tenute recentemente dal Generale di Brigata in congedo Antonio Pappalardo, e al grado da questo rivestito, si precisa che lo stesso ha prestato servizio attivo nell’Arma dei Carabinieri sino al 25 giugno 2006.
In una nota il Comando Generale dell’Arma specifica che a Pappalardo “il grado di Colonnello gli è stato attribuito nel 1994, quale promozione ope legis (legge n. 224/1986), al termine del mandato parlamentare, in quanto eletto nel 1992 alla Camera dei Deputati”.
“Anche la promozione al grado di Generale di Brigata – aggiunge la nota – è stata conseguita ope legis, il 24 giugno 2006, ovvero il giorno prima del collocamento in congedo per raggiunti limiti di età, così come sancito dalla legge numero 536/1971 (cosiddetta “promozione alla vigilia”), successivamente abrogata dall’art. 2268 del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66″.
“Dal 1° ottobre 2018 – conclude la nota – l’ufficiale è stato sospeso per 12 mesi dalle funzioni del grado a seguito di procedimento disciplinare di stato per violazione dei doveri derivanti dal grado e dal giuramento prestato, avviato su proposta del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e così definito dal Ministero della Difesa”.
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