Coronavirus, alla Città Militare Cecchignola pronte le stanze per gli italiani provenienti da Wuhan

di Maria Enrica Rubino

Roma. Dopo un volo di circa 13 ore, gli italiani che vivono in Cina e che sono rimasti bloccati a causa dell’emergenza Coronavirus atterreranno domani mattina nell’aeroporto militare di Pratica di Mare. Il velivolo dell’Aeronautica Militare, un boeing KC-767 per l’occasione attrezzato in versione COMBI, trasporterà i nostri connazionali e l’equipaggio composto da 4 piloti, 4 medici militari e 2 dipendenti del ministero della salute. Appena dopo l’arrivo a Pratica di Mare, nell’area accoglienza dell’aeroporto allestita dal 3° Stormo di Villafranca verranno effettuati tutti i controlli di screening sanitario, come disposti dal ministero della salute. Per coloro che avranno superato i controlli e non presenteranno particolari sintomi, ci saranno ad attenderli i mezzi che li condurranno scortati dalle macchine della polizia e dei carabinieri fino alla città militare della Cecchignola.

Una stanza nel centro olimpico sportivo dell’Esercito

L’accoglienza dei nostri connazionali provenienti dalla Cina è curata nei minimi dettagli. Due palazzine nel Centro Olimpico Sportivo dell’Esercito sono state predisposte per ospitarli per almeno 14 giorni: una palazzina composta prevalentemente da stanze singole e l’altra da stanze doppie o familiari. Chi tra loro presenterà qualche sintomo sarà trasferito all’ospedale Spallanzani con i centri mobili di rianimazione (ambulanze) messe a disposizione dal Policlinico militare “Celio” e prontamente schierati davanti ai portoni d’entrata delle palazzine. Predisposta una sola camera ‘di isolamento’ temporanea, nel caso in cui dovesse presentarsi un’emergenza.

Personale dell’Esercito a disposizione dei connazionali di ritorno dalla Cina

Le 70 stanze sono dotate di ogni comfort: bagno in camera, TV, una scrivania, rete Wi.fi e in alcune di esse non mancano culle e lettini per i bambini che vi abiteranno temporaneamente con le proprie famiglie. Entrando in ogni camera non passa inosservato il cartello esposto all’ingresso: “ricordarsi di lavarsi le mani di frequente”.I pasti saranno in mono porzioni, distribuiti in contenitori usa e getta, e in linea con le esigenze di ognuno di loro, come intolleranze alimentari e allergie. Tutto rigorosamente in materiale mono uso: posate, piatti, contenitori, che al termine della consumazione verranno buttati in sacchi a chiusura ermetica, sigillati e trattati come rifiuti speciali, ovvero come fossero rifiuti ospedalieri.

Una delle due palazzine che ospiterà i connazionali provenienti dalla Cina

A pochi passi dagli alloggi, attraversando un’area verde, si accede alla zona ‘ludica’: un palazzetto dello sport per giocare a basket, pallavolo, calcetto e uno spazio giochi dedicato ai bambini. Servirà a render meno dura, forse, la lunga attesa per il rientro a casa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore