Difesa, il Ministro Guerini incontra a Venezia i rappresentanti dei Paesi aderenti all’iniziativa Adrion

Venezia. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini ha partecipato, ieri, a Venezia all’incontro ministeriale Adrion, a cui hanno partecipato i rappresentati istituzionali di Albania, Croazia, Grecia, Montenegro e Slovenia, Paesi dell’area balcanica che si affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio che fanno parte dell’iniziativa.

Nata 15 anni fa, ADRION ha saputo contribuire fattivamente alla politica nazionale di vicinato nei confronti dei Balcani occidentali, finalizzata a promuoverne in primis la stabilizzazione, ma anche la cooperazione e l’integrazione della regione nelle Organizzazioni internazionali.

L’incontro si è svolto a bordo di nave Amerigo Vespucci, ormeggiata a Venezia in occasione del simposio delle Marine i cui lavori iniziano oggi.

L’incontro su Nave Vespucci

A margine dell’incontro il ministro Guerini ha incontrato i ministri di Croazia, Montenegro e Slovenia dai quali è emersa la forte volontà di rafforzare una cooperazione, in ambito Difesa, già positiva con pieno riconoscimento da parte degli omologhi del ruolo di riferimento che l’Italia svolge nei Balcani occidentali anche attraverso il pieno sostegno al processo di integrazione euro-atlantica, da sempre promosso dal nostro Paese.

“Siamo oggi di fronte alla necessità di riscoprire la nostra marittimità per ovvi fini economici e sociali e nel contempo chiamati ad affrontare nuove sfide in termini di protezione dell’ambiente marittimo quale risposta ad una crescente spinta “ecologica globale” – ha detto il titolare della Difesa nel suo intervento – a ripensare il quadro regolatorio marittimo alla luce di nuove esigenze e criticità ed infine, a livello nazionale, a rivedere a livello istituzionale il quadro sempre più articolato e complesso dell’azione dello Stato in mare per ricondurlo a termini più efficaci e unitari”.

“Le sfide – ha aggiunto – che discendono da questo quadro d’insieme richiedo risposte concertate a livello internazionale e prima ancora a livello regionale, dove le affinità storiche e ambientali e la comunanza di sensibilità sviluppano naturalmente la predisposizione a individuare risposte comuni”.

“Per questa ragione appena insediatomi – ha proseguito – non ho avuto incertezze nel confermare questo incontro ministeriale, essendo la cooperazione regionale, anche in materia di Difesa e sicurezza, una priorità italiana che prescinde dalla cifra politica del Governo in carica”.

“Oltre ad ADRION le Difese dei nostri Paesi – ha spiegato Guerrini – collaborano strettamente e con risultati rilevanti in molte altre iniziative tutte animate dalla condivisa necessità di migliorare le condizioni di sicurezza a livello regionale attraverso l’integrazione delle capacità italiane in tutti i domini, mi riferisco alla DECI ed alla SEDM di cui si terrà domani l’annuale riunione ministeriale sotto la presidenza albanes”e.

L’Italia si è fatta promotrice del meeting ministeriale, recependo le proposte emerse nel corso delle più recenti occasioni di incontro bilaterale, ma soprattutto con l’obiettivo di cogliere – nel caso di ADRION – anche l’opportunità di un momento politico che possa valorizzare adeguatamente ed imprimere nuova linfa a un’iniziativa che a quindici anni dalla sua costituzione ha ottenuto risultati notevoli per quanto riguarda l’interoperabilità, l’addestramento e più recentemente le attività operative congiunte.

“ADRION è più che mai attuale – ha ancora evidenziato il ministro – la regione adriatico-ionica si va configurando come sbocco strategico per collegare i commerci marittimi nel Mediterraneo con il retroterra europeo, grazie alla capacità dei suoi porti ed alle relative linee logistiche e di movimento delle merci, ma non solo”.

Anche il settore dell’Oil & Gas e dell’ingegneria navale sono in costante crescita nella regione, senza dimenticare il rilevante indotto derivante attività economiche del cluster marittimo e l’importanza crescente del settore turistico.

“L’Italia – ha concluso il ministro della Difesa – ritiene che l’iniziativa adriatico-ionica possa proseguire nella suo processo di trasformazione evolvendo in uno strumento di ausilio per il perseguimento dei nostri obbiettivi comuni di sicurezza marittima”.

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