Esercito, prosegue anche in Alto Adige il Progetto “Caserme Verdi”. Accordo con la Provincia di Bolzano

Vipiteno (Bolzano). Con la firma di oggi, a Vipiteno (Bolzano) dell’accordo tra il Ministero della Difesa e la Provincia autonoma di Bolzano prosegue la riqualificazione e la razionalizzazione del patrimonio infrastrutturale della Difesa in Alto Adige non più in uso.

Una delle palazzine per i militari

Due i passaggi importanti dell’intesa tra il Dicastero e la Provincia: l’inaugurazione di due palazzine di alloggi nella caserma “Menini – De Caroli”, destinati ai militari e alle loro famiglie, e la firma dell’atto con il quale l’Agenzia del Demanio consegna alla Provincia autonoma di Bolzano l’area militare “ex-Reatto” nel comune di Bressanone.

Con la firma del presidente della Provincia, Arno Kompatscher è stata consegnata una parte dei lavori di permuta che porterà entro i prossimi 4 anni nella disponibilità della Difesa, in particolare dell’Esercito, oltre 2500 alloggi (di nuova realizzazione e ristrutturazioni).

Molti lavori sono già terminati (1.400 alloggi), molti altri verranno completati negli anni a seguire, in diverse aree individuate a Mrano, Bolzano centro, Vipiteno, Bressanone, Brunico, Dobbiaco, San Candido, Corvara e Siusi e nella provincia di Trento.

Il progetto di riqualificazione delle aree demaniali, in atto dal 2006, è frutto dell’azione voluta dall’allora comandante delle Truppe Alpine Generale di Corpo d’Armata, Ivan Felice Resce, e continuata da tutti i successivi comandanti.

La Provincia costruisce alloggi all’interno delle caserme, risana e adegua strutture in uso, e in cambio ottiene aree del demanio militare di pari controvalore non più utili ai fini istituzionali.

All’interno della “Menini – De Caroli” – sede del 5° Reggimento Alpini di Vipiteno – l’Ente locale ha costruito anche ex-novo la palestra, magazzini per stoccaggio materiali, locali logistici e ristrutturato alcuni edifici destinati ad alloggi per volontari.

Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta e il capo dello Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata, Salvatore Farina hanno inaugurato presso la sede del 5° Reggimento Alpini una nuova palestra di quasi 600 metri quadrati e una palazzina completamente ristrutturata in grado di ospitare oltre 250 persone, mentre l’ultima porzione della caserma “Reatto” di Bressanone – storica sede di diversi reparti dell’ormai sciolta Brigata Alpina “Tridentina” – è stata simbolicamente ceduta alla Provincia.

Sono state inoltre consegnate al 4° Reparto Infrastrutture dell’Esercito, sempre nel contesto del protocollo d’intesa, due nuovi edifici per un totale di 36 appartamenti da destinare, secondo le normative vigenti, a militari in servizio in provincia con nucleo familiare al seguito.

E nel corso della visita alle strutture, il ministro della Difesa ha detto che l’intesa di oggi “dimostra quanto sia strategica la collaborazione con gli Enti territoriali e, in particolare, con la Provincia Autonoma di Bolzano, con la quale prosegue ormai da ben 12 anni un costruttivo rapporto di collaborazione. La valorizzazione del patrimonio immobiliare della Difesa è un obiettivo prioritario del mio mandato, come lo è il benessere del personale. Oggi abbiamo dato concretezza ad entrambi. E di questo tutti dobbiamo essere orgogliosi”.

Il processo di valorizzazione e dismissione del patrimonio infrastrutturale della Difesa svolto dalla Task Force Immobili, di concerto con l’Agenzia del demanio, hanno consentito di ridurre sensibilmente il numero degli immobili militari ritenuti necessari, rendendone disponibili oltre 900 per altre finalità.

Gli ex alloggi militari saranno messi, immediatamente, “a disposizione dell’IPES (Istituto per l’edilizia sociale dell’Alto Adige ndr), in una città dove la richiesta di soluzioni abitative è da sempre molto elevata”,  ha sottolineato il presidente Kompatscher.

“Questa è la risposta che l’accordo firmato oggi ci consente di dare alle famiglie bisognose di Bressanone – ha aggiunto – in attesa di una casa dove vivere. L’accordo che firmiamo oggi rappresenta perciò un patto vantaggioso non solo per noi come Provincia ma anche per tutti i cittadini”

Il ministro della Difesa ha chiuso il suo intervento ricordando il prezioso valore del legame delle truppe alpine con questa terra.

“Quello di oggi è il risultato della stretta sinergia tra la Provincia Autonoma di Bolzano, l’Associazione Nazionale Alpini e gli Alpini stessi – ha detto -. L’85^ Adunata degli Alpini svoltasi a Bolzano nel maggio 2012 è una chiara testimonianza del fortissimo legame degli Alpini con questa terra, alla quale sono riconoscente perché ha sempre contribuito ad alimentare i reparti alpini che su tutti i fronti di guerra, nel primo e nel secondo conflitto mondiale e nella guerra di liberazione nazionale, hanno combattuto con valore per il bene dell’Italia”.

“Gli Alpini sono stati e continuano ad essere protagonisti di straordinarie pagine di valore – ha concluso il ministro – sempre al servizio dei cittadini. Al tempo stesso questa comunità non ha mai fatto mancare il suo straordinario supporto”.

L’incontro del ministro Trenta con gli Alpini

Le ristrutturazioni e modernizzazioni di alcune già esistenti in Alto Adige e la costruzione di nuove strutture a beneficio dei reparti militari rappresentano un esempio virtuoso di collaborazione tra Enti e istituzioni diversi da percorrere e riproporre anche in altre realtà territoriali.

L’aumento dell’offerta alloggiativa conferma la centralità che la Difesa e l’Esercito attribuiscono al proprio personale e al benessere delle rispettive famiglie.

I progetti portati a termine in Alto Adige – unitamente agli alloggi realizzati precedentemente in altre località – rientrano, infatti, in una serie di iniziative che la Forza Armata, ha avviato recentemente per migliorare la qualità della vita del proprio personale come previsto nelle 5 sfide presentate dal capo di SME in particolare, con riferimento alla linea programmatica delle infrastrutture, il progetto “Caserme Verdi”.

Aumentando la capacità ricettiva nelle vicinanze delle installazioni militari, viene dato un segno tangibile di attenzione e riguardo verso chi quotidianamente opera in contesti operativi e addestrativi a elevata intensità e si contribuisce così anche alla valorizzazione del territorio.

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