Esercito, visita al CESIVA di due esperti dell’Università di Perugia in vista di future collaborazioni

Civitavecchia (Roma). Visita, oggi, al CESIVA (Centro Simulazione e Validazione) dell’Esercito, a Civitavecchia (Roma) del professor Alessandro Campi, coordinatore del corso di Laurea magistrale in Relazioni internazionali del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia e Barbara Faccenda, docente e consulente di politica internazionale e terrorismo internazionale presso lo stesso Ateneo.

Un momento della visita

Scopo dell’incontro, avviare un confronto tecnico finalizzato all’individuazione di possibili future collaborazioni.

I due esperti sono stati accolti dal vice comandante del CESIVA, Generale di Brigata Manlio Scopigno e dal capo Ufficio Programmazione Addestrativa e Coordinamento, Colonnello Flavio Lauri, i quali, dopo un breve “office call”, hanno illustrato i compiti istituzionali del Centro, l’attività di sviluppo e sperimentazione connessa con il programma di simulazione denominato “Forza NEC” (Network Enabled Capability) e le prospettive future dell’Ente.

I docenti hanno apprezzato le attività legate alla rivoluzione tecnologica operata dall’Esercito in sinergia con le aziende leader del settore in merito all’utilizzo di tutte le componenti della simulazione addestrativa che permettono ai Comandi ed alle unità di addestrarsi in ambienti e situazioni “virtuali” da ricreare, verosimilmente, le stesse condizioni psicologiche e fisiche dei Teatri operativi all’estero.

La visita ai locali addestrativi

Al termine del briefing, i due esperti hanno visitato i locali adibiti alle esercitazioni dei posti comando dove il personale specializzato del Centro ha evidenziato il ruolo primario del CESIVA in ambito Forza Armata in materia di simulazione addestrativa e “virtual training”.

Ampio spazio è stato dedicato ai siti culturali presenti all’interno della Caserma “Giorgi”. La prima tappa del “tour” ha portato la delegazione ad aprire lo scrigno della biblioteca che custodisce oltre 100 mila volumi tra cui 8 incunaboli del 1400, 53 volumi del 1500 e 271 del 1600, 48 manoscritti e circa 7 mila settecentini.

E’ stata poi la volta del Museo storico dove sono custoditi il Sacrario e i documenti di oltre 140 anni di storia. Ultima tappa la vista delle cisterne romane.

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