Etiopia: eletta per la prima volta una donna alla Presidenza della Repubblica, la diplomatica Sahle Work Zewde

Di Pierpaolo Piras

Addis Abeba. Il Parlamento della Repubblica dell’Etiopia , costituito in sessione congiunta dalla Camera dei Popoli e dalla Camera della Federazione, ha eletto ieri a grande maggioranza il suo primo presidente donna, Sahle Work Zewde, in successione all’attuale Mulatu Teshome.

Sahle Work Zewde, neo Presidente etiope

Sahle è ben nota negli ambienti della diplomazia internazionale. Dopo le scuole secondarie ad Addis Abeba, ha conseguito la laurea in Scienze Naturali presso l’Università di Montpellier in Francia.

Entrata nei ruoli della diplomazia etiope, è diventata presto Ambasciatrice in Francia e successivamente Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite presso l’ Unione Africana (UNOAU; https://unoau.unmissions.org). Dopo aver ricoperto altre importanti cariche in seno agli affari dell’ONU in Africa, negli ultimi anni è stata Direttrice Generale dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Nairobi (UNON; http://www.unon.org).

Nessuno più di questa donna poteva meritare di rivestire l’alto incarico presidenziale in una nazione dalla storia così travagliata ed insanguinata da guerre , come quella con l’Eritrea, giunta di recente ad un onorevole trattato di pace, e carestie come quelle degli anni ottanta.

La Costituzione etiope recita che il mandato presidenziale ha una durata di sei anni e non può essere rinnovato per la seconda volta alla stessa persona.

Tuttavia, anche se in così pochi anni, la Presidente Zwede avrà modo di manifestare quanto siano apprezzabili l’intelligenza, l’equilibrio e non ultime le qualità diplomatiche pregevolmente espresse in seno al continente africano, tanto ricco di guerre, tribali e non, e diffusa instabilità politica.

Non poteva esserci scelta migliore per l’Etiopia, Paese povero, popolato da circa 100 milioni di abitanti, esteso in 1.100.000 chilometri quadrati, privo di sbocco sul mare, ma con un’economia tra quelle in maggior crescita al mondo, non solo per le ultime scoperte petrolifere ma anche per la razionalizzazione dell’agricoltura in molti campi ed il notevole incremento della produzione di energia idroelettrica derivante dalla costruzione delle quattro dighe, Grand Ethiopian Renaissance Dam, Gilgel Gibe III, la Gibe I e la Gibe II.

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