Francia: il ministro dell’Interno Gerad Collomb abbandona il Governo. Il Presidente Macron perde sempre più consensi nei sondaggi

Di Valeria Fraquelli

Parigi. Sembra che per il Presidente francese, Emmanuel Macron sia in atto una fase negativa come non si era mai vista. Tra la mancanza di una visione che sappia convincere i francesi e gli immensi problemi interni non ha proprio niente di essere soddisfatto.

In calo la popolarità del Presidente francese, Emmanuel Macron

La base del suo partito La Republique en manche si sta chiedendo se abbia fatto bene a votarlo, mentre si sta facendo strada una grande voglia di cambiamento. Per Macron è tutto cambiato e si può dire che la luna di miele sia definitivamente finita.

Le dimissioni del ministro dell’Interno, Gerad Collomb sono un’altra defezione importante dopo quella avvenuta per i settori dell’ambiente e dello sport. Questa appare la più importante tanto che si temono contraccolpi forti nel Governo e sullo stesso capo dello Stato transalpino.

Il ministro dell’Interno, Collomb dice addio al Governo

“Nulla di ciò che è accaduto nelle ultime 48 ore – dice portavoce del Governo, Benjamin Griveaux – è simile a una crisi politica. Lo Stato funziona, il Governo sta perfettamente svolgendo il suo compito”.

Tutti si domandano ora quando arriverà la nomina del nuovo ministro dell’Interno (attualmente la delega ad interim l’ha presa il primo ministro Eduarde Philippe ndr) e chi sarà il nuovo. Ma per il portavoce è solo “questione di pochi giorni”.

Dall’Eliseo cercano di minimizzare ma si vede che la situazione sta andando fuori controllo e non bastano gli appelli alla calma che arrivano direttamente dal Governo. “Come previsto dalla Costituzione – ha ricordato Griveaux – il primo ministro formulerà delle proposte e l’interim di Édouard Philippe è perfettamente sostenibile”.

Le dimissioni di Collomb sono stare, senza dubbio, un brutto colpo per Macron che si è trovato spiazzato ed ha cercato di convincere il ministro a ripensarci. Ormai qualcosa però si era rotto tra i due ed alla fine il Presidente ha ceduto, accettando le dimissioni.

Il caso Benalla ha di certo influito sulla decisione di Collomb, molto di più di quanto si pensi, ed è stata come se fosse l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso visto che ormai già da molto tempo i rapporti si erano rovinati.

Le accuse di non avere fatto il proprio lavoro e di non essere vicino ai cittadini erano ormai quotidiane e l’aria nel Governo era cambiata.

Nicolas Chapuis, giornalista di Le Monde, ha sottolineato: “Perché Macron ha rifiutato le dimissioni in un primo momento? Il Capo dello Stato non voleva che gli fosse dettato l’ordine del giorno e voleva evitare di dare l’impressione di reagire sotto pressione. Dopo le dimissioni di Nicolas Hulot, voleva evitare la perdita di un altro ministro: sapeva che poteva essere interpretato come un segno di una profonda crisi ai vertici dello Stato”.

Macron intanto si trova ad essere l’unico che difende gli esiti ottenuti e cerca di spiegarli ai cittadini francesi. I risultati delle riforme, secondo il Presidente francese, si vedranno sul lungo periodo e bisogna portare pazienza poiché la strada è lunga e faticosa. “Aiutatemi”, ha detto, segno che ormai non sa più cosa fare, può solo chiedere ai cittadini di avere pazienza sapendo che nel futuro ci saranno risultati che contenteranno tutti.

I sondaggi sono in picchiata, molto ben diversi da quando era stato eletto e tutta la Francia sperava nella novità, nel cambiamento.

Secondo quanto rilevato, 8 francesi su 10 sono rimasti sorpresi e scioccati dall’accaduto e per questo chiedono maggiore trasparenza a Macron per quelle che saranno le scelte future.

Il Presidente ha però garantito che dopo quanto successo lo scorso 1° maggio ci sarà una profonda ristrutturazione nella macchina della Presidenza, iniziata appunto con l’allontanamento di Benalla.

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