Francia, la lunga scia di sangue degli attacchi terroristici dal 1995 ad oggi

Parigi. Terrorismo? Attacco di un altro “lupo solitario”? Un’azione con il marchio ISIS? Tre domande in attesa di risposta.

Un poliziotto perquisisce una persona, dopo l’azione di ieri sera a Parigi

L’unica cosa certa è che, ieri sera, intorno alle 21 a Parigi sulla famosissima via degli Champs-Elysees, salotto della città, in prossimità dei grandi magazzini Marks&Spencer è andato in scena un altro atto violento contro la Polizia. Un uomo, armato di kalashnikov ha assassinato un agente e ne ha ferito altri due. Colpita, fortunatamente in modo lieve una turista. Poi è stato ucciso, mentre tentava di fuggire.

Un presunto complice si è consegnato, questa mattina, ad Anversa, in Belgio. Lo stesso Paese da dove proveniva l’autore dell’omicidio.

Nella sede presidenziale del Palazzo dell’Eliseo si è riunito il Consiglio di difesa, convocato d’urgenza ieri sera dal presidente francese Francois Hollande. Oltre a Hollande, hanno partecipato i ministri dell’Interno, della Giustizia, della Difesa e degli Esteri. Tra gli altri, erano presenti inoltre i capi dei Servizi di sicurezza, dell’intelligence e delle Forze Armate.

Diverse armi sono state ritrovate nell’auto dell’uomo ucciso dopo la sparatoria sugli Champs-Elysées: un fucile a pompa e delle armi bianche, tra cui un coltello da cucina.

Nella notte la rivendicazione dell’ISIS. L’agenzia Amaq, legata allo Stato Islamico, ha riferito il Site (il sito specializzato nell’analisi delle azioni terroristiche) ha scritto che l’attacco è stato compiuto da “combattenti” dell’ISIS, uno dei quali viene individuato in Abu Yusuf al Beljiki, ovvero “il belga”.

Il killer era schedato dalla Polizia. Era radicalizzato ed aveva pesanti precedenti. Quindici anni era stato condannato per tentato omicidio di un agente. Aveva poi assalito una guardia in carcere. Era nato nella periferia di Parigi.

La Procura antiterrorismo di Parigi ha aperto un’inchiesta, lavorando su questa pista.

L’azione di ieri sera arriva a pochi giorni dalle elezioni presidenziali (si vota domenica prossima per il primo turno).

Proviamo a ricostruire dal 1995 ad oggi i varia attentati che hanno colpito la Francia. Ricordiamo che il Paese si trova in Stato d’emergenza dal sanguinoso attentato della sala del Bataclan (novembre 2015).

I morti dell’attentato del Bataclan.

Nel luglio del 1995 scoppia nella stazione della metro di Saint Michel un’ordigno artigianale, fabbricato con una bombola di gas. Restano uccise 8 persone. L’attacco viene attribuito al gruppo integralista algerino, Fronte Islamico di salvezza (Fis).

Nel marzo del 2012, Mohamed Merah spara una serie di colpi contro alcuni militari francesi e poi contro un uomo e tre bambini della scuola ebraica di Montauban e Tolosa.

Nel gennaio 2015, gli omicidi nella redazione della rivista satirica “Charlie Hebdo” a Parigi. I fratelli Kouachi assaltano la sede del settimanale ed uccidono 12 persone. Il giorno dopo Ahmed Coulibaly uccide un poliziotto. Due giorni dopo assassina quattro persone che aveva sequestrato in un supermercato ebraico.

E eccoci a parlare del massacro del Bataclan, a Parigi. Era il novembre del 2015. Gli attentati sono quasi simultanei. Muoiono 130 persone (89 solo nella sala delle feste di Bataclán). Trecento sono i feriti.

Quattro terroristi tentarono di entrare nello stadio de France, dove il presidente Francois Hollande stava assistendo ad una partita della nazionale transalpina. Ma non riescono a portare a termine l’attacco.

Nel giugno dello scorso anno, una coppia di poliziotti resta uccisa in un appartamento a Magnanville, a 50 chilometri dalla capitale. Gli autori dell’attentato erano alcuni jihadisti legati all’ISIS.

Tutti ricordano il 14 luglio 2016, anniversario della festa della Repubblica francese. A Nizza, sul lungomare, un camion lanciato da un conduttore suicida a tutta velocità uccide 84 persone e ne ferisce 50 gravemente. Le persone stavano assistendo ai fuochi artificiali.

Il 26 luglio un’altra azione terroristica che questa volta colpisce un povero parroco di una chiesa in Normandia. Il sacerdote venne sgozzato da alcuni jihadisti legati all’ISIS. Gli attaccanti furono uccisi dalla Polizia.

Il 2 gennaio di quest’anno, un attacco al celebre museo del Louvre. Un uomo armato di machete ha tentato di entrare nella pinacoteca, gridando “Allah è grande”.

Il 18 marzo scorso, la paura si materializza nell’aeroporto parigino di Orly. Un uomo, dopo avere tentato di rubare il fucile ad un militare impegnato nei servizi di controllo nello scalo aereo, al grido di “Sono qui per Allah”, viene ucciso.

L’attentatore ucciso nell’aeroporto di Orly

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