Germania, via libera alla Grosse Koalition. Ai socialdemocratici vanno Ministeri importanti come le Finanze e gli Esteri

Berlino. La politica tedesca dice sì alla Grosse Koalition tra i socialdemocratici della SPD e l’Unione della cancelliera Angela Merkel.

La Cancelliera tedesca, Angela Merkel

La SPD ha ottenuto un Ministero importante come quello delle Finanze che nella scorsa legislatura era stato occupato da Wolfgang Schaeuble, considerato un “falco del rigore” economico dei cristiano democratici della CDU. Ora il posto dovrebbe essere occupato dal socialdemocratico Olaf Scholz, attualmente sindaco di Amburgo.

Per il leader socialdemocratico Martin Schulz si apriranno le porte del Ministero degli Esteri mentre il leader della Csu bavarese Horst Seehofer si trasferirà a Berlino come ministro dell’Interno.

“Una lunga strada ci ha portato qui oggi – ha detto Angela Merkel -. Abbiamo giornate di intense trattative alle spalle ma ci siamo riusciti, anche se qualche volta è costato molto a noi come ai nostri partner. Ne è valsa la pena. I cittadini hanno visto questo lungo percorso”.

Per la cancelleria si arriva così a un “Governo stabile capace pensare alle vere esigenze e agli interessi della gente”.

Il programma della coalizione punta su “solide finanze ed investimenti nelle infrastrutture, nel campo sociale si vuole dare più sicurezza alle gente e così nella sicurezza interna”.

Mentre sul nodo della politica dell’immigrazione, la Germania si è lasciata guidare “dall’esigenza di rispondere a ragioni umanitarie e di mantenere il controllo della situazione”.

Intanto, per il protrarsi dei colloqui sulla formazione del Governo di coalizione è stato riprogrammato al 15 febbraio il bilaterale tra il premier Paolo Gentiloni e la cancelliera tedesca .

Angela Merkel e Paolo Gentiloni in un precedente vertice

Il vertice era inizialmente previsto per oggi pomeriggio a Berlino. E’ stata la stessa cancelliera a contattare il capo del Governo italiano spiegandogli che oggi il tempo da dedicare al bilaterale sarebbe stato troppo ridotto a causa dei suoi impegni di politica interna. Gentiloni, compresa la situazione, ha accettato di far slittare la visita.

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