Gerusalemme capitale, parla Edward Luttwak: “C’è stata una guerra ed i palestinesi hanno perso. Ne prendano atto”

Di Marco Pugliese

Washington. Inizia con la parola “verità” l’intervista di Report Difesa al politologo americano Edward Luttwak. La Palestina ed il conflitto arabo-israeliano hanno una storia lunga più di 70 anni ed il Presidente Usa, Donald Trump sembra aver dato una svolta all’intero scenario. Sarà il tempo che ci dirà in quale direzione. Cosa accadrà prossimamente in tutto il Medio Oriente? Con quale spirito ora i palestinesi affronteranno la questione di Gerusalemme? Quali saranno i rischi? E l’Europa si è è dissociata dall’azione di Trump ma sembra la solita presa di posizione da “agenda”.

Mentre scriviamo in Palestina ci sono stati scontri, morti e bombardamenti. Lo scenario geopolitico del Medio Oriente torna ad infuocarsi. Paesi come la Turchia e l’Iran soffiano sul fuoco mentre nelle stesse ore dall’Iraq rimbalza la sconfitta dello Stato islamico. Per questa porzione di mondo sarebbe ora di sedersi ad un tavolo e negoziare la pace ma sono troppi gli interessi in campo. C’è l’Europa, fragile a livello politico, leggera a livello militare che batte i pugni metaforici solo a livello diplomatico e sistematicamente è esclusa, C’è la Russia che ha acquistato spazio in Siria e che tenta l’espansione in Egitto e Libia. Gli Usa invece, negli ultimi mesi, hanno rinsaldato i rapporti con Israele e fatto fronte comune. Oltre alla cronica guerra di nervi con la Corea del Nord aggiungono una delicata escalation in Medio Oriente.

Le dure proteste dei palestinesi, dopo le dichiarazioni del Presidente Usa Trump

Il 2017 ci lascia un mondo estremamente diviso e confuso, alleanze che nascono e muoiono in pochi e mesi e tante incognite per il futuro.

Nell’intervista al professor Luttwak entriamo nel vivo del Medio Oriente, dopo le dichiarazioni di Trump su Gerusalemme capitale di Israele.

Professor Luttwak, il Presidente Trump ha combinato un pasticcio?

Nessun pasticcio. Voi europei, come al solito, vi fate i selfie con i leader palestinesi e non gli dite la verità. Ci ha pensato Trump, dopo settanta e più anni. Trump ha attuato il “progetto verità”.

Quale verità?

Semplice, c’è stata una guerra, i palestinesi hanno perso. Prima ne prenderanno atto e meglio sarà per loro, forse inizieranno ad occuparsi del futuro del proprio popolo. Hanno perso quattro generazioni.

Gli arabi sono però scesi in piazza in mezzo mondo. C’è qualcosa che non va, o no?

E’ la solita storia. Gli arabi non sanno perdere. La Palestina ha perso con Israele e qualsiasi azione bellica tentino, finirà male. Perchè non scendono in piazza in Egitto, in Siria e negli altri Stati in cui i governanti stessi sfruttano la popolazione? Ora è tutta colpa degli Usa. Ripeto è la solita storia.

Poliziotti a Gerusalemme

Il problema palestinese è molto sentito nella comunità araba, dai tempi  di Saddam e fino all’Iran, la Palestina è sempre stata al centro dell’agenda politica…

La Palestina è stata al centro di chiacchiere. L’Iran ha promesso di distruggere Israele ma ha solo fatto guerra all’Iran. Saddam promise di invadere Tel Aviv e poi si diresse in Kuwait. Assad invece ha la guerra in casa e ha sempre utilizzato Israele come comoda strategia “esterna”. Ora tutto questo è finito. Gli arabi si mettano a lavorare per Gaza, che può diventare prospera. Finiscano di raccontare ai propri figli – lo fanno da quattro generazioni, mandandoli al macello – che un giorno ceneranno a Tel Aviv. Israele ha vinto.

Quindi Trump, secondo lei, ha messo tutti “con le spalle al muro”?

Trump è un pragmatico, non è Federica Mogherini (Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ndr) che si vanta dei selfie con Yasser Arafat e per Arafat nulla ha fatto. In concreto, cosa ha fatto l’Europa per la Palestina? Nulla. Hanno paura d’attentati? Di cosa hanno paura in Europa? Chiacchiere da 70 e scaricano sugli Usa qualsiasi tipo di colpa. Ora è finita, ci sediamo e vediamo.

Ma mentre siamo seduti scoppierà l’ennesima guerra? Dalla Turchia all’Iran gli animi sono accesi…

Gli arabi non conoscono il concetto di sconfitta e provano eccitazione sociale per questa questione, serrano i ranghi. Invece devono prendere coscienza che esiste un popolo sconfitto in Palestina, che va aiutato a prosperare nella propria terra: Devono aiutare a costruire dighe, case, cooperare, come fecero gli europei dopo il 1945. In Europa non vi siete messi a fare attentati contro chi vi ha sconfitti, avete lavorato per tornare a vivere. Invece di comprare razzi va arata la terra, va costruito uno Stato confinante con Israele, non ci sono altre soluzioni. Trump cosa sbaglia? Non lo dicono anche gli europei?

Cosa accadrà quindi in Medio Oriente?

Assolutamente nulla. Israele ha diritto ad avere la capitale che desidera, come la Francia, l’ Italia e qualsiasi altro Stato al mondo. In Palestina succede in un anno quel che accade in Siria in un minuto e mezzo. Fino a ieri tutti zitti, poi bastano una decisione diplomatica e saltano fuori i razzi. Ma avete presente cosa sia accaduto all’UNESCO? (https://en.unesco.org)

L’ uscita di Usa ed Israele?

L’arroganza dell’UNESCO ha di fatto cancellato la toponomastica ebraica. Vi pare corretto? Si pretende equilibrio e poi con Israele si va giù duri. Due Stati e la Palestina si prenda le proprie responsabilità, tanto nessuno concretamente farà mai nulla, solo parole e chiacchiere.

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