Grande Guerra, il 28 ottobre 1914 la sentenza del processo per l’attentato di Sarajevo

Sarajevo. Il 12 ottobre 1914 iniziò, in una sala del carcere militare di Saraievo, il processo contro gli autori, fiancheggiatori o complici  dell’attentato alla vita dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria-Ungheria e di sua moglie Sofia durante una visita ufficiale nella città bosniaca.

L’arresto di Gavrilo Princip

Il 28 ottobre fu pronunciata la sentenza. Danilo Ilic, Veliko Cubrilovic, Nedjo Kerovic, Misko Jovanovic e Jakov Milovic furono condannati a morte per impiccagione. Un altro complice, il falegname musulmano Muhamed Mehmedbasic riuscì a salvarsi, prima che la Polizia catturasse i suoi compagni.

L’esecuzione avvenne il 3 febbraio dell’anno successivo nel cortile della guarnigione militare di Sarajevo. Kerovic e Milovic si salvarono dalla forca perché al primo venne concessa la grazia e la pena fu commutata nel carcere a vita, mentre all’altro la commutazione fu a 20 anni di detenzione.

Un altro imputato, Mitar Kerovic fu, invece, condannato all’ergastolo. Gavrilo Princip, l’autore materiale dell’assassinio di Francesco Ferdinando, minorenne, insieme ad altri due giovani complici Nedeljko Cabrinovic  e Trifko Grabez ebbero 20 anni di carcere da scontare nella prigione di Theresienestadt (oggi Terezin, Repubblica ceca). Le celle erano ricavate nei muri della fortezza, erano strette, base e buie. D’inverno il clima era gelido, mentre d’estate era torrido. Il divo era molto scarso ed i carcerati erano tenuti in isolamento rispetto agli altri, con ai piedi una catena di dieci chili.

Cabrinovic e Grabez morirono in carcere dopo soli 11 mesi di detenzione.

Mentre Gavrilo Princip riuscì a vivere in condizioni igieniche ed ambientali molto precarie ma poi si ridusse, praticamente, ad uno scheletro. Tentò di suicidarsi, stringendo al collo un asciugamano.

Fu però una tubercolosi ossea, che aveva contratto da bambino, ad ucciderlo alle 18,30 del 28 aprile 1918. Aveva 23 anni.

Sui muri della cella aveva scritto “A Vienna andranno i nostri fantasmi e vagando nel palazzo faranno paura ai sovrani”.

Di lì a qualche mese, sul fronte occidentale si sarebbe conclusa una delle più sanguinose guerre combattute sul suolo europeo ed extraeuropeo.

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