Guardia di Finanza: a Brindisi operazione “Make-up”. Sgominato un sodalizio di ladri d’auto operante tra Italia, Germania e Belgio. Dodici arresti

Di Fabio Mattei

Brindisi. Un’agguerrita e ben strutturata associazione a delinquere specializzata nei furti e nella successiva rivendita di auto trafugate.

Questo è quel che hanno scoperto i Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi al termine dell’Operazione “Make-up”.

Indagine della GdF brindisina contro il tragico di auto rubate

L’operazione è stata coordinata dalla locale Procura della Repubblica. Al termine della quale sono state eseguiti 12 ordini di custodia cautelare (dei quali 6 in carcere e 6 ai domiciliari) che hanno colpito altrettanti soggetti, rintracciati dai militari nelle province di Brindisi, Foggia, Taranto e Milano, ritenuti i membri di un sodalizio la cui base era localizzata a Ceglie Messapica (Brindisi).

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della GdF brindisina, la banda compiva direttamente (oppure su commissione) i furti d’auto prevalentemente nel Nord Italia per poi recarsi periodicamente in Germania oppure in Belgio dove, grazie alla collaborazione di commercianti del posto, si procurava documenti relativi ad autovetture regolarmente immatricolate, con lo scopo evidente di dare una nuova identità “pulita” alle auto rubate.

Messa a posto la documentazione, i malviventi passavano così all’utilizzo di targhe-prova attraverso le quali trasferivano le auto rubate in provincia di Foggia, dove poi si provvedeva alla modifica dei numeri identificativi del telaio grazie ad un lavoro “di fino” realizzato da un’autocarrozzeria connivente.

Seguiva poi la fase di ricodifica delle centraline elettriche e la fabbricazione di nuove chiavi, nonché la re-immatricolazione delle rubate che così risultavano come “usate” e di provenienza estera.

A questo punto, non rimaneva altro che piazzare le stesse autovetture sul mercato avvalendosi dell’intermediazione “qualificata” di un autoconcessionario della zona, chiaramente in rapporti d’affari con i membri della banda.

Durante le non semplici attività d’indagine condotte dai militari delle Fiamme Gialle, sono state comunque sottoposte a sequestro quattro autovetture (tutte con il codice del proprio telaio “ribattuto”).

Su delega dell’Autorità Giudiziaria, oltre che all’arresto dei responsabili, si è altresì proceduto ad un sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca di circa 80 mila euro – per i reati di riciclaggio ed autoriciclaggio – operato nei confronti dei promotori della predetta associazione a delinquere, nonché di altri 25 veicoli (già venduti in precedenza) e dunque già nelle disponibilità di terzi.

Le posizioni dei compratori sono comunque al vaglio degli inquirenti, per possibili risvolti di natura penale connessi ad ipotesi di ricettazione oppure d’incauto acquisto delle autovetture in questione.

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