Guardia di Finanza: Emergenza COVID-19, prezzi su generi alimentari di prima necessità rincarati fino al 200%. Denunciato il titolare di un supermercato nel Canavese

Torino. Prezzi su generi di prima necessità rincarati oltre il 200%.

E’ questa la subdola manovra speculativa, messa in atto dal titolare di un supermercato del Canavese, che i Finanzieri del Comando Provinciale di Torino hanno denunciato per il reato di manovre speculative su merci.

La GdF contro l’aumento incontrollato dei prezzi dei generi di prima necessità

La vicenda, che per certi versi ha ricordato i traffici di “borsa nera” di bellica memoria, è stata smascherata dai militari delle Fiamme Gialle i quali, eseguendo un accesso per fini di polizia economico-finanziaria all’interno di un supermercato della grande distribuzione, si sono accorti come tutti i prodotti considerati “in offerta” dal circuito commerciale di cui l’esercizio fa parte avevano incredibilmente subìto un incremento di prezzo, anche triplicato rispetto al corrente listino-offerte emesso dal marchio nazionale di riferimento.

Ovviamente, del correlato volantino promozionale delle offerte proposte attualmente dallo stesso marchio nazionale in quel negozio non c’era neppure l’ombra, tanto che i militari lo hanno dovuto reperire in rete.

La manovra realizzata dal responsabile del supermarket che i Finanzieri hanno controllato aveva aumentato, come è emerso dalle verifiche, a dismisura, e senza giustificazione alcuna, i prezzi sui generi alimentari di prima necessità come pane, pasta e olio.

Interessando anche altri prodotti alimentari di largo consumo.

Per arrotondare ancor più sugli incassi, il responsabile, hanno scoperto le Fiamme Gialle, non aveva nemmeno interrotto la commercializzazione di altri prodotti – non considerati di prima necessità – per i quali è attualmente preclusa la vendita (circostanza questa che ha comportato un’ulteriore denuncia per inosservanza alle disposizioni delle Autorità).

In ragione di tali fatti, il titolare del punto vendita rischia ora una pesante condanna che può arrivare sino a tre anni di reclusione, oltre ad una sanzione da 25 mila euro.

La Guardia di Finanza ricorda a tutti i cittadini che è sempre possibile segnalare episodi come questo telefonando al numero di pubblica utilità del Corpo, il “117”, attivo gratuitamente – 24 ore su 24 – in tutto il territorio nazionale.

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