Guardia di Finanza: Operazione “Limited”, a Livorno sgominato un sodalizio criminale specializzato in truffe immobiliari in tutta Italia. Quattro persone arrestate

Di Fabio Mattei

Livorno. Una truffa complicata persino da immaginare, ma che se messa in atto con i giusti criteri poteva far incassare agli ideatori molti soldi, soprattutto facili, mediante finte intermediazioni immobiliari impiantate su vendite a società estere di case e ville di pregio nonché di alberghi.

Il controllo del territorio operato dalla GdF

In altre parole immobili dotati di un grande valore e per questo piuttosto difficili da vendere, ma che i responsabili della vicenda promettevano di piazzare velocemente mediante la corresponsione di sostanziose quote di denaro, salvo poi sparire nel nulla lasciando in palmo di naso i malcapitati proprietari.

Sono questi i contorni essenziali dell’Operazione “Limited” che i Finanzieri del Comando Provinciale di Livorno, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno concluso arrestando 4 faccendieri, con un quadro indiziario che vede al momento 10 persone indagate per truffa, riciclaggio e associazione a delinquere, nonché un rinomato notaio del capoluogo labronico nei cui confronti l’Autorità Giudiziaria inquirente ha disposto l’inibizione della propria attività professionale.

L’operazione delle Fiamme Gialle livornesi – dirette dal Colonnello Gaetano Cutarelli – ha preso avvio dalle denunce presentate da ben 53 proprietari di immobili i quali, dopo essere entrati in contatto con i truffatori a cui avevano affidato le pratiche di vendita, hanno visto volatizzarsi tanto i loro soldi quanto gli stessi intermediari.

Il cliché-tipo della frode era contraddistinto da una davvero particolare fantasiosità criminale, e prevedeva sostanzialmente di simulare la vendita d’un immobile di elevato valore a soggetti stranieri dotati di grandi disponibilità monetarie, ovvero millantando la rappresentanza di fondazioni arabe, magnati americani, emiri mediorientali, industriali cinesi ed anche banche croate.

L’affare paventato dagli ingegnosi truffatori prevedeva però la necessaria e preliminare costituzione di una “limited”, società di diritto inglese assimilabile ad una nostra società a responsabilità limitata, ed il versamento di una somma di denaro (solitamente 30 mila  euro) ovviamente a carico del venditore, incassata la quale gli intermediari prendevano letteralmente il volo, rendendosi irreperibili.

Il sodalizio criminale sgominato dalla GdF di Livorno prometteva agli interessati anche l’ottenimento di mutui e prestiti, sempre dietro costituzione di una “limited” ed il versamento preliminare di una sostanziosa quota di denaro, e persino l’acquisto di beni mobili saldati, però, sempre con assegni inesigibili perché provenienti da carnet precedentemente rubati oppure smarriti.

Con tali metodi, che per certi versi hanno ricordato le scene del celebre film di Totò “Totòtruffa ’62”, il gruppo era così riuscito ad incassare almeno un milione di euro, dei quali 84 mila trasferiti in Egitto presso una filiale di una banca degli Emirati Arabi Uniti ed altri 170 mila impiegati per l’acquisto di arredi ed altre merci.

Le auto di lusso, dello stesso “capo” del sodalizio criminale, non sono però stavolta sfuggite al decreto di sequestro emesso dall’Autorità Giudiziaria e che vede ora sotto i sigilli del Tribunale 4 auto dal valore complessivo stimato in oltre 260 mila euro.

Stessa sorte – stavolta con confisca ed acquisizione definitiva al patrimonio dello Stato -anche per la villa del “Madoff” livornese, avente un valore di 3 milioni di euro e sita sul lungomare cittadino, nelle vicinanze della nota “Terrazza Mascagni”.

L’operazione pone ancora una volta in risalto le precipue competenze investigative della Guardia di Finanza nei settori bancario, patrimoniale e finanziario; una competenza che è particolarmente avvertita e che diviene di fondamentale importanza in questo delicato momento storico, nel quale molte persone hanno necessità di porre in vendita i propri beni in breve tempo e che, anche per questo, finiscono per divenire facili prede di abilissimi truffatori e di faccendieri senza scrupoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore