Interpol, nell’organizzazione entra anche la Polizia palestinese

Pechino. L’ANP (Autorità nazionale palestinese) è stata ammessa come Stato membro nell’Interpol  (https://www.interpol.int)  l’organizzazione internazionale della polizia di 190 Paesi. Lo ha detto il Ministero degli Esteri israeliano.

Un poliziotto palestinese impegnato in una manifestazione

La votazione è avvenuta durante l’assise dell’istituzione in corso in Cina. La mozione di accoglimento dell’ANP nell’organizzazione è stata contrastata fino all’ultimo sia dagli Usa sia da Israele.

Nella Conferenza generale dell’organizzazione a Pechino, a favore della proposta, votata a scrutinio segreto, si sono espressi 75 Stati su 133 ammessi al voto. In 24 hanno votato contro e 34 si sono astenuti.

Secondo la stampa israeliana, c’è stata una forte opposizione in quanto è stato ricordato “l’appoggio di Ramallah al terrorismo” che potrebbe impedire più che favorire gli sforzi dell’Interpol.

La posizione è stata appoggiata dagli Stati Uniti. L’anno scorso in una situazione analoga Israele era riuscita ad evitare il voto favorevole.

Il ministro degli Esteri palestinese, Riyad al Maliki ha salutato la decisione dell’Interpol definendola una “vittoria” del suo popolo.  “Un voto – ha aggiunto – che dà fiducia alle capacità della Palestina nell’applicazione delle leggi e nell’adesione ai valori centrali dell’organizzazione”.

Nata nel 1923 a Vienna come International Criminal Police Commission, nel 1946 l’Interpol adottò come indirizzo telegrafico Interpol, contrazione delle parole della lingua inglese international police (“Polizia internazionale”) e dieci anni più tardi cambiò la denominazione ufficiale in The International Criminal Police Organization – INTERPOL, spesso abbreviata in ICPO-INTERPOL. .

Il 15 ottobre 1996 le è stato riconosciuto lo status di osservatore dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

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