Libano del Sud, esercitazione “Blue Hammer 2” tra le LAF e i militari italiani di UNIFIL

Shama (Libano del Sud). “Blue Hmmaer 2” è il nome dell’esercitazione condotta dai militari italiani della Joint Task Force Lebanon (JTF-L) con le Forze Armate libanesi (LAF) nel training hub di Chawakeer (Tiro).

Un momento dell’esercitazione Blue Hammer 2

Lo scopo delle attività addestrative è stato quello di incrementare il livello preparazione  e di amalgama delle unità appartenenti alle LAF. Ed anche di accrescere la cooperazione con le unità alle dipendenze del Sector West di UNIFIL e raggiungere il corretto modus operandi nella ricerca continua di un addestramento finalizzato alla piena implementazione della risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Il Centro addestrativo, che appartiene al 54° Battaglione carri della 5ª Brigata, è stato  inaugurato questo mese è stato ridenominato, per l’occasione, training area “Garibaldi”, in onore della Brigata “Garibaldi” di Caserta che in questi mesi al comando del Generale di Brigata, Diodato Abagnara è alla guida del settore Ovest di UNIFIL.

L’area do adestramento Garibaldi

L’esercitazione è stata concepita, pianificata e condotta dalle LAF, in stretto coordinamento con il Sector West (SW) di UNIFIL. Per tale scopo e per la formazione a domicilio, nel recente periodo, l’area è stata suddivisa in cinque training box, concepiti rispettivamente per l’addestramento individuale al combattimento (AIC), il Circuito Addestrativo Ginnico Sportivo Militare (CAGSM), il Metodo di Combattimento Militare (MCM), il Close Quarter Battle (CQB) e l’addestramento a fuoco con armi portatili.

L’addestramento si è svolto alla presenza delle più alte cariche militari e civili dell’area, tra i quali i comandanti della 5ª e 7ª Brigata delle Lebanese Armed Forces (LAF) – unità dislocate rispettivamente nel Sector West e nel Sector East di UNIFIL, del South Litani Sector (SLS) e delle LAF Intelligence, nonchè del prefetto, il sindaco ed il Console onorario d’Italia della città di Tiro,

La “Blue Hammer 2” ha rappresentato la sintesi di un intenso ciclo formativo congiunto, incominciato nel novembre dello scorso anno ed è stata ideata principalmente sulla base dei corsi svolti di Study of Mission, Patrol Formation, Observation Post, Fighting In Built-Up Areas (FIBUA) e CQB.

In tale contesto, circa 120 militari tra LAF e personale istruttore di ITALBATT, la Task Force di manovra a guida italiana, su base Reggimento Cavalleggeri “Guide” (19°), hanno dato vita alla prima esercitazione sviluppata in una base militare libanese.

Nello specifico l’attività è stata suddivisa in quattro fasi: AIC, applicazione delle tecniche di base di autodifesa e MCM; superamento di un percorso ad ostacoli (CAGSM); attività tattica di combattimento in ambiente urbano (CQB) con l’impiego di assetti Explosive Detection Dog (EDD) e di soccorso medico e l’utilizzo di sistemi di simulazione al tiro in uso all’Esercito italiano.

Ed ancora: attività dinamica a fuoco, con munizionamento ordinario e forze avversarie rappresentate da sagome, durante la quale la Quick Reaction Force (QRF) libanese e la Battalion Mobile Reserve (BMR) di ITALBATT hanno garantito la sicurezza areale ed il supporto immediato per tutta la durata dell’intervento.

Un altro momento della Blue Hammer 2

La “Blue Hammer 2” ha costituito, altresì, un momento d’incontro e di confronto per i comandanti delle Forze di Sicurezza libanesi a tutti i livelli, che hanno colto anche l’occasione per riunirsi al termine dell’attività con i comandanti del Sector West di ITALBATT, in modo da definire le attività addestrative e operative future volte al raggiungimento della full operational capability delle unità delle Lebanese Armed Forces schierate nel Libano del Sud.

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