Libia, la Francia smentisce di volere realizzare hotspot per migranti nel Paese nord africano

Parigi. Il Governo francese smentisce l’ipotesi di voler creare dei centri hotspot in Libia già da questa estate per esaminare la candidature dei richiedenti asilo. Lo hanno riferito fonti presidenziali all’Ansa di Parigi, precisando che una simile ipotesi potrebbe diventare eventualmente di attualità solo quando la sicurezza del Paese verrà pienamente garantita.

Da questa stretta di mano tra Al Serraj e Haftar possono cambiare e cose per la Libia?

In precedenza erano circolate alcune voci secondo le quali il Presidente francese Emmanuel Macron aveva affermato che “questa estate la Francia creerà degli hotspot in Libia”.

Dichiarazioni che avevano suscitato irritazione da parte italiana. Il premier Paolo Gentiloni aveva infatti precisato che l’Italia ha “un’ agenda che ci impegna sul piano dell’accoglienza, sulla discussione con le Organizzazioni non Governative di una serie di regole, favorire la riconciliazione delle forze. Se poi c’è l’impegno di tutti i Paesi Ue, tutte le iniziative sono benvenute ma deve essere chiaro che i passi sono questi, le misure sono queste ed i problemi di stabilizzazione non si risolvono in modo diverso”.

D parte sua la ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau che parlando a Roma aveva precisato che la Francia verificherà “se e come” creare hotspot in Libia e in Niger, in collaborazione con l’Alto commissariato ONU per i rifugiati (UNHCR) e con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Loiseau aveva aggiunto che la proposta nasce dalla necessità di “evitare un disastro umanitario”, perché il traffico di migranti è una forma di “tratta moderna assolutamente disumana”.

Il ministro degli Esteri Angelino Alfano aveva definito “apprezzabile e condivisibile la precisazione della ministra Loiseau”.

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