Libia, per la parlamentare Aisha Tablage (pro Haftar) vanno fermate le vendite di armi da parte di Qatar e Turchia. Dibattito a Gaeta in occasione del Med Blue Economy

Gaeta (Latina). La questione libica è stata al centro, ieri, del dibattito tenutosi a Gaeta in occasione del Med Blue Economy.

La Libia al centro del dibattito ieri a Gaeta

La manifestazione organizzata dalla CISE (Confederazione Italiana Sviluppo Economico) insieme con il Consorzio Industriale Sud Pontino, i Consorzi ASI di Napoli e Caserta, in collaborazione con Eurispes e Universitas Merchatorum, è stata l’occasione per discuter del dialogo internazionale nell’area del Mediterraneo.

Al convegno hanno partecipato l’ambasciatore d’Egitto in Italia Hisham Badr, la parlamentare libica di Bengasi Aisha Tablage, il Generale Tullio Del Sette, presidente dell’Osservatorio sulla Sicurezza dell’Eurispes, Raffaela Pignetti, presidente del Consorzio ASI di Caserta, Salvatore Forte, presidente del Consorzio Industriale Sud Pontino, e Giosy Romano presidente della CISE e Consorzio ASI Napoli.

“Bisogna salvaguardare a tutti i costi gli interessi e l’incolumità della popolazione civile – ha affermato Tablage, parlando dell’attuale situazione in Libia – e fermare ad ogni costo la vendita di armi ai miliziani islamisti dia parte del Qatar e della Turchia”.

La parlamentare, molto vicina al Generale Haftar, che controlla la Cirenaica e oltre due terzi del territorio libico e che è impegnato in una violenta offensiva volta a sottrarre il controllo di Tripoli al Governo guidato da Al Serraj, ha aggiunto che nel suo Paese “l’economia ha subito in questi anni un importante calo nella produzione di petrolio che rappresenta il 90% del nostro PIL” e ha invitato a collaborare alla ricostruzione di Bengasi, duramente danneggiata da anni di guerra civile.

Il comandante del Libyan National Army, il Feldmaresciallo Khalifa Haftar

“C’è bisogno di ricostruire e mettere in sicurezza centinaia di edifici e occorre realizzare importanti infrastrutture, a cominciare da un nuovo aeroporto internazionale”, ha evidenziato.

L’ambasciatore egiziano Hisham Badr ha detto che il suo Paese deve, necessariamente, prestare attenzione a quanto accade nella vicina Libia.

“Noi condividiamo con i libici 1.200 chilometri di frontiera – ha spiegato -. Ciò che accade lì riguarda direttamente la nostra sicurezza nazionale. Bisogna fermare al più presto il flusso di denaro che continua a finanziare le cellule terroriste e islamiste che operano a Tripoli”.

L’ambasciatore ha quindi ribadito l’importanza per l’Italia e per l’Egitto di rafforzare le relazioni bilatelari, “in tutti i campi, soprattutto in quanto attiene alla risorsa mare. In questo senso va l’accordo di cooperazione stipulato tra il porto di Napoli e quello di Alessandria d’Egitto nel corso della tappa partenopea del Med Blue Economy”.

L’ambasciatore ha, quindi, rinviato ulteriori accordi al 2020 quando il Med si terrà proprio ad Alessandria d’Egitto.

“E’ necessario che l’Italia – ha spiegato il Generale Del Sette – dialoghi con tutti gli attori presenti sullo scenario libico. Questo il nostro Paese lo ha sempre fatto sia attraverso canali ufficiali, sia attraverso quelli ufficiosi. Ristabilire pace e la cooperazione nel Mediterraneo rientra nel nostro primario interesse nazionale”.

“Da Gaeta lanciamo l’idea di istituire con tutti i partner nazionali e internazionali interessati un tavolo permanente di dialogo – ha concluso il presidente della CISE, Giosy Romano -che attraverso la cultura e la valorizzazione dei comuni interessi economici possa rendere il Mediterraneo veicolo di nuove sinergie a beneficio dei nostri paesi, in una logica di pace e di incontro”.

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