Marina Militare, a Venezia le celebrazioni per i 100 anni del conferimento del nome “San Marco” e dell’attribuzione del leone alato alla Brigata Marina

Venezia. Cerimonia solenne, oggi a Venezia, per celebrare i 100 anni del conferimento del nome “San Marco” e dell’attribuzione del Leone alato alla Brigata della Marina Militare.

I reparti schierati in Piazza San Marco

L’attività è iniziata con la resa degli onori in mare al ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, da parte degli equipaggi delle Navi “San Marco” che ospita, da sempre, nelle sue operazioni anfibie i Fucilieri di Marina e “Aretusa”, ormeggiate a Venezia per le celebrazioni.

Nave Aretusa

Il ministro era accompagnata dal capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli.

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Valter Girardelli passano in rassegna lo schieramento

Dopo la benedizione della Bandiera di Guerra del 1° Reggimento San Marco da parte dell’Ordinario Militare, Monsignor Santo Marcianò, è stata letta la motivazione che indusse la città di Venezia ad insignire del nome San Marco la celebre unitá dei fucilieri di Marina.

La Bandiera di Guerra del 1° Reggimento entra nel luogo della cerimonia

 

La consegna del “Leone Alato” – simbolo della città di Venezia – da parte del sindaco Luigi Brugnaro, all’Ammiraglio Cesare Bruno Petragnani – comandante della Brigata Marina San Marco – ha sugellato la solennità della cerimonia.

Il ministro della Difesa ha ricordato il legame unico tra la città di Venezia e la Brigata Marina San Marco.

“La cerimonia di oggi rappresenta – ha detto – la viva testimonianza dei sentimenti di vicinanza e di solidarietà di questa città e degli italiani nei confronti di tutti gli uomini e le donne della Brigata Marina San Marco e di tutta la Marina Militare”.

Le unitá della Brigata San Marco “oggi costituiscono una risorsa unica e preziosa su cui l’Italia può sempre contare, in grado di affrontare le situazioni più imprevedibili in ambienti operativi dove acqua e terra si toccano e si fondono, come hanno dimostrato nelle delicate e impegnative missioni alle quali hanno partecipato in questi anni: dal Libano alla guerra nel Golfo, fino a tempi più recenti in Afghanistan e Iraq”.

Un mezzo da sbarco del Reggimento San Marco

La Trenta ha ricordato anche l’importanza dell’Operazione “Sophia”.

“Va accolta con grande soddisfazione – ha detto – la decisione del Consiglio Europeo di prorogare la missione UE Sophia fino al 30 settembre prossimo, seppur condizionata dalla temporanea sospensione dell’impiego degli assetti navali, finora utilizzati per il pattugliamento del Mediterraneo”.

 

“L’Italia sta chiedendo da mesi una revisione delle regole operative della missione – ha aggiunto il ministro – e, sebbene la decisione sia stato frutto di un compromesso, consideriamo importante il risultato raggiunto, non solo perché consentirà di rafforzare le altre attività rientranti nel mandato di Sophia, cioè quelle di pattugliamento aereo e di addestramento-supporto alla Marina e alla Guardia costiera libica, ma anche perché ha confermato il comando italiano dell’operazione. La missione Sophia ci consente di giocare il ruolo strategico che ci spetta nelMediterraneo, al centro di uno spazio geopolitico la cui sicurezza nel complesso è fondamentale per mantenere la nostra sicurezza in Italia”.

Per il ministro la sicurezza è un sistema basato anche sulla Difesa e deve funzionare come un unico elemento. “La presenza delle nostre navi in mare – ha proseguito – è fondamentale per assicurare il controllo dei traffici illegali di petrolio, di armi, di droga, protezione delle infrastrutture critiche e, purtroppo, anche per combattere il traffico di esseri umani; In altri termini il pieno sostegno agli interessi nazionali. A chi si chiede d’intervenire poi quando si temono i pirati se non alle navi della Marina? Questi nuovi pirati si prevengono non si combattono e, per questo, come Governo e io come ministro della Difesa mi batterò anche in Europa perché il ruolo della missione EUNAVFORMED continui ad essere sostenuto nella sua accezione più completa”

Il ministro ha, infine, ricordato i due Fucilieri di Marina Massimiliano la Torre e Salvatore Girone: “A loro rinnovo la vicinanza del Governo e di tutto il Paese, nella speranza che la loro vicenda umana e giudiziaria venga definita nel corso dell’udienza arbitrale fissata per luglio.”

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