Marina Militare: gli allievi del primo anno della Scuola Navale “Francesco Morosini” imbarcati su Nave Etna. Fino al 26 giugno previste intense giornate di addestramento

Venezia. E’ partita, oggi da Venezia, la campagna navale estiva d’istruzione per i 64 allievi del 1° corso della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”.

Allievi della Scuola Navale Militare Morosini (foto di repertorio pre emergenza sanitaria)

Gli allievi sono imbarcati sulla nave da supporto logistico “Etna”, della Marina Militare.

Prima dell’imbarco, in accordo con le norme vigenti della Marina Militare per la prevenzione della diffusione del virus COVID 19, gli allievi hanno effettuato il tampone naso faringeo e svolto un periodo di isolamento presso le strutture della Scuola Navale.

La campagna porterà gli allievi del Morosini a La Spezia e Gaeta, per poi concludersi a Venezia il 26 giugno.

Con l’occasione la nave da supporto logistico effettuerà un ciclo di ripianamento di carburante delle principali basi della Forza Armata.

Terminato il loro primo anno di studi, gli allievi sono imbarcati per la prima volta su una “nave grigia”.

Si tratta di un’esperienza unica, durante la quale acquisiranno conoscenze in merito alla condotta della navigazione, all’arte marinaresca e alla vita di bordo.

È la seconda volta che Nave “Etna” viene impiegata come nave scuola.

Nave Etna in navigazione

Grazie alle caratteristiche di flessibilità e alla capacità di supporto logistico, è in grado di ospitare gli allievi in questa loro prima esperienza formativa.

E’ la quinta Unità della Marina a portare questo nome ed è unica nel suo genere. Costruita presso i Cantieri Navali di Riva Trigoso, è stata varata il 12 luglio 1997 e consegnata il 29 luglio 1998.

Ha ricevuto la bandiera di combattimento a Catania il 28 novembre 1998 ed è stata impiegata inizialmente come Unità rifornitrice di squadra e supporto logistico.

E’ un’Unità rifornitrice di Squadra per il trasporto e rifornimento in mare di combustibili, lubrificanti, munizionamento, viveri, medicinali ed altri materiali di supporto, assicurato da 5 stazioni di rifornimento (quattro laterali ed una poppiera) e dal ponte di volo capace di operare con elicotteri medio – pesanti e leggeri, sia nazionali che di Marine Alleate, con possibilità di ricovero in hangar per elicotteri tipo SH-3D/EH-101, AB212, NH90.

Un Ab212 della Marina Militare

La funzione di gestione dei carichi trasportabili è completamente informatizzata e sfruttabile anche per l’imbarco/sbarco di materiali per il supporto a popolazioni colpite da calamità naturali e/o che versano in condizioni socio-economiche di necessità.

Grazie alla presenza a bordo di tre officine (elicotteristica, meccanica, elettro-meccanica), che consentono un’ottima capacità di intervento tecnico a favore di altre navi in mare, sia per riparazioni sullo scafo e apparati motore e sia sugli equipaggiamenti del sistema di combattimento.

Le macchine, le strumentazioni ed i materiali disponibili, nonché le specializzazioni possedute dal personale tecnico di bordo sono pienamente sfruttabili per il supporto ed il pronto intervento a popolazioni che, a seguito di eventi calamitosi o di azioni terroristiche, hanno la necessità di ripristinare le funzioni essenziali per la gestione della vita quotidiana, esempio: riparazione di macchine ed utensili, condotte idrauliche, linee elettriche, motori elettrici ed a scoppio, ecc..

Come Unità di supporto sanitario è dotata di un’area ospedaliera attrezzabile fino alla classificazione NATO di livello Role 2+, ovvero c’è la possibilità di effettuare: visite mediche e terapie ambulatorie e d’emergenza, terapie odontoiatriche d’urgenza, esami radiologici e di laboratorio, interventi chirurgici salvavita e salva arti,  terapia precoce delle ustioni.

Per garantire questo livello di supporto sanitario, quando necessario, viene imbarcato un team di chirurgia d’urgenza (anestesista, chirurgo, ortopedico ed odontoiatra) il quale può garantire assistenza per un periodo di 20 giorni continuativi ad un gruppo navale di 1.800 uomini.

Anche in questo settore, le apparecchiature mediche imbarcate, gli spazi e le professionalità disponibili a bordo sono sostanzialmente compatibili e paragonabili a strutture sanitarie quali i Posti Medici Avanzati (PMA) ed i Posti di Assistenza Socio-Sanitari (PASS), indispensabili per il pronto ed immediato intervento in aree calamitate.

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