Marina Militare, la FREMM “Carlo Margottini” in navigazione verso il Medio Oriente ed il Mar Arabico. In programma attività operative e tanta naval diplomacy. Il valore dei prodotti delle aziende italiane della difesa nel mondo

Roma. La FREMM “Carlo Margottini” è in navigazione, destinazione Medio Oriente e Mare Arabico. E’ partita lo scorso 17 gennaio e finirà la sua missione a Muscat (Oman) il 7 marzo.

La FREMM “Carlo Margottini” in navigazione verso il Medio Oriente e nel Mare Arabico

Contraddistinta dal distintivo ottico F 592, secondo la classificazione NATO, ha un dislocamento di 6.700 tonnellate e raggiunge i 27 nodi di velocità.

Report Difesa, insieme alla altre testate di settore quali Rivista Italiana Difesa (RID) e l’Agenzia di stampa Nova, è media partner di tutta la campagna navale e seguirà giorno per giorno, attività per attività quanto gli uomini e le donne imbarcate sull’unità faranno.

La presentazione della campagna navale, ieri a Roma

Al comando del Capitano di Fregata, Marco Guerriero, l’equipaggio di 168 militari raggiungerà Gibuti lunedì prossimo e dopo una breve sosta farà rotta direttamente per il porto di Karachi (Pakistan) dove sosterà fino al 12 febbraio, partecipando ad una importante esercitazione sulla sicurezza in mare, con le Marine Militari di 19 Paesi. Al momento non si conosce  la lista, ma si sa che sarà presente quella del Kuwait così come arriveranno navi militari di Stati europei facenti parte della NATO.

Da Karachi la FREMM dirigerà la prua verso Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti). Qui sarà presente al Naval Defence Exhibition (NAVDEX 2019, https://www.navdex.ae) nell’ambito dell’International Maritime Defence Exhibition &C Conference (IDEX 2019 – https://idexuae.ae).

la tappa successiva poi sarà in Arabia Saudita (Damman dal 23 al 26 febbraio). Da lì, la nave si dirigerà a Kuwait City dove sosterà fino al 2 marzo.

Ultima tappa, come detto, l’Oman con la sosta a Muscat.

L’unità in queste settimane, dunque, sarà impegnata in tante attività. Da quelle prettamente operative a quelle più di “naval diplomacy”, la diplomai a navale. Ovvero farà da testimonial di quanto i prodotti delle industrie della difesa italiane possano arricchire il nostro PIL, avere successo nei mercati medio orientali ed arabi, rappresentando così l’eccellenza del Sistema Paese nel mondo.

In queste ore, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ed il sottosegretario allo stesso Dicastero, Angelo Tofalo, sono rispettivamente in Brasile e negli Stati Uniti. Due mercati differenti oltre Oceano ma seppure con proprie industrie della difesa e della sicurezza, attenti a quello che è il made in Italy. Fatto di idee, innovazione, professionalità.

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta in Brasile

E la partecipazione di Nave “Margottini” all’IDEX-NAVDEX 2019″ di Abu Dhabi dimostra proprio quanto da parte della Marina Militare italiana ci sia una grandissima attenzione agli sviluppi tecnologici ed al ruolo che la Forza Armata ricopre con l’industria nazionale sia nella progettazione che nella realizzazione di piattaforme e di sistemi avanzati come le unità della classe FREMM.

Con l’aiuto dei quattro partner tecnici quali Elettronica, Fincantieri, Leonardo e MBDA vogliamo evidenziare quanto questo sistema Paese, legato al mondo produttivo della difesa e sicurezza sia di alto valore specifico per i mercati internazionali.

ELETTRONICA GROUP  ha ormai, da molti anni, una consolidata esperienza nel campo navale.

Equipaggia la FREMM, nell’ambito del consorzio SIGEN, col Sistema di Electronic Warfare (EW) composto dai sottosistemi RESM (Radar Electronic Support Counter-Measure), RECM (Radar Electronic Counter-Measure) and CESM (Communication ESM).

Inoltre, l’azienda romana è un riferimento per la capacità di Guerra elettronica con il nuovo programma navale recentemente lanciato dalla Marina Militare italiana per la realizzazione delle Unità navali di tipo PPA (Pattugliatore Polivalente d’Altura) e per quella anfibia multiruolo (LHD), affinando il livello tecnologico e di integrazione, puntando così ad un prodotto leader sul mercato per tecnologia, innovazione e performance.

Si tratta di una capacità EW completa, (RESM/ELINT, CESM/COMINT e RECM) con un alto livello di prestazioni che può essere considerata come la proposta più innovativa nell’ambito delle capacità Soft-Kill. E’ progettata per soddisfare i requisiti operativi più sfidanti della Difesa Elettronica Navale, sia per l’Electronic Support che per l’Electronic Attack, in Blue Water ed in operazioni di tipo “Littoral”, combinando l’auto-protezione dell’unità navale e di target ad alta valenza, con un’avanzata capacità sia in termini di sorveglianza marittima che di situation assessment.

L’antenna JASS di Elettronica

La campagna navale, per Elettronica, offre la grande opportunità di presentare il “Sistema Paese”, frutto dello sforzo sinergico tra i key players dell’industria nazionale della Difesa e le istituzioni rappresentate in primis dalla nostra Marina.

Si tratta, per l’azienda capitolina, di un’occasione preziosa per esibire in diverse aree strategiche o con importanti aspettative di crescita, l’enorme potenziale tecnologico del nostro Paese nel segmento della Difesa.

Oltre agli Emirati in cui la presenza di Elettronica è consolidata sin dagli anni ’80, il Gruppo ha acquisito una importante visibilità su tutto il mercato medio orientale fondata sulle capacità di fornire soluzioni tecnologiche avanzate e supporto al cliente che fanno dell’azienda romana un partner riconosciuto, affidabile, orientato ad individuare le soluzioni più adeguate per gli scenari e i requisiti della regione.
I sistemi del Gruppo Elettronica sono a bordo delle più note navi della Marina Militare fin dal 1960, dalla Garibaldi, alle classi Ammiragli e Maestrale e la portaerei Cavour, senza dimenticare i programmi di cooperazione navale italo-francese Orizzonte e FREMM (10 fregate italiane e 8 francesi), con un totale di 24 unità.

Le avanzate tecnologie di cui dispongono i sistemi di Elettronica Group vanno dalla sorveglianza strategica, all’autoprotezione e alle contromisure coprendo tutti gli aspetti della Difesa Elettronica (banda radar, infrarossi e communication) fino alle applicazioni di Cyber EW, Cyber Security e Cyber Intelligence, sono parte fondamentale dei sistemi su cui si basano le quotidiane attività della Marina e della Guardia Costiera in un contesto geopolico caratterizzato da minacce asimmetriche ed in continua evoluzione.

Nel moderno campo di battaglia infatti, caratterizzato da nuove e imprevedibili minacce che vanno dal terrorismo agli invisibili attacchi cyber, l’Electronic Warfare in tutte le sue componenti e declinazioni è divenuta l’asset che può rivelarsi risolutivo nel conseguimento della supremazia in un conflitto che si gioca sempre più sull’impalbabile: lo spettro elettromagnetico.

FINCANTIERI  è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo ed il primo per diversificazione e innovazione. È leader nella progettazione e costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, dalle navi militari all’offshore, da quelle speciali e traghetti ad elevata complessità ai mega-yacht, nonché nelle riparazioni e trasformazioni navali, produzione di sistemi e componenti meccanici ed elettrici e nell’offerta di servizi post vendita. Con oltre 230 anni di storia e più di 7 mila navi costruite, l’azienda ha sempre mantenuto in Italia il suo centro direzionale, nonché tutte le competenze ingegneristiche e produttive che caratterizzano il proprio know-how distintivo.

Contra oltre 8.400 dipendenti in Italia ed un indotto che impiega quasi 50 mila, ha saputo valorizzare una capacità produttiva frazionata su più cantieri facendone un punto di forza, riuscendo ad acquisire il più ampio portafoglio di clienti e di prodotti nel settore delle crociere. Per far fronte alla concorrenza e affermarsi a livello globale, ha ampliato il suo portafoglio prodotti raggiungendo nei settori in cui opera posizioni di leadership a livello mondiale. Grazie all’internazionalizzazione, il Gruppo conta oggi 20 stabilimenti in 4 continenti, oltre 19 mila dipendenti.

E’  il principale costruttore navale occidentale ed annovera tra i propri clienti i maggiori operatori crocieristici al mondo, la Marina Militare e la US Navy, oltre a numerose Marine estere.

LA FREMM “Alpino”

E’ anche partner di alcune tra le principali aziende europee della difesa nell’ambito di programmi sovranazionali.

Per quanto riguarda la Divisione Navi Militari con le attività di progettazione e di coordinamento che, in termini di know-how sviluppato, rappresentano un polo di eccellenza a livello internazionale, Fincantieri opera nel Cantiere Integrato Navale Militare di Riva Trigoso-Muggiano (Genova).

Il cantiere si estende su un’area complessiva di 325 mila metri quadrati, 136 mila dei quali coperti. Qui messi a sistema competenze, tecnologia, bacini, macchinari e processi produttivi. Da questo cantiere escono i più grandi prodotti Fincantieri per la difesa, il cui emblema è la portaerei Cavour (varata nel 2008), l’ammiraglia della Marina Militare Italiana.

Il portafoglio ordini dello stabilimento di Muggiano, assieme a quello di Riva Trigoso, si presenta molto diversificato, e comprende navi prototipali che si distinguono per dimensioni e complessità tecnologica.

Il sito è impegnato nella produzione delle unità del programma FREMM – una serie di 10 unità (7 delle quali già consegnate alla nostra Marina Militare ed altre 3 in diverse fasi di costruzione – che rappresentano lo stato dell’arte della difesa italiana ed europea, nonché di quelle del programma di rinnovamento della flotta della Marina italiana a partire dalla LSS (Logistic Support Ship) Vulcano.

Il programma pluriennale della cosiddetta “legge navale” italiana prevede la costruzione, oltre alla LSS, di un’unità da trasporto e sbarco (LHD, ovvero Landing Helicopter Dock) che sarà consegnate nel 2022, nonché di sette Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA), con ulteriori tre in opzione.

Il varo del primo pattugliatore è previsto per quest’anno, con consegna nel 2021. Le consegne dei successivi sono previste, sempre a Muggiano e dopo essere state varate a Riva Trigoso, nel 2022, 2023, 2024 con due unità, 2025 e 2026.

Nel luglio del 2018 a Muggiano c’è stata la cerimonia per il taglio lamiera della prima corvetta classe “Doha”, commissionata a Fincantieri dal Ministero della Difesa del Qatar nell’ambito del programma di acquisizione navale nazionale, che per Fincantieri vale quasi 4 miliardi di euro, e prevede la fornitura di sette navi di superficie, di cui quattro corvette, una nave anfibia (LPD – Landing Platform Dock) e due pattugliatori (OPV – Offshore Patrol Vessel).

Il programma FREMM di cui fa parte Fincantieri è un progetto di collaborazione delle industrie della difesa italo-francesi che ha lo scopo di sviluppare una nuova classe di fregate, aventi una base di partenza comune, ma con differenze “nazionali” funzione delle diverse esigenze operative.

Le unità hanno un dislocamento a pieno carico di circa 6.500 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di circa 144 metri ed una velocità superiore a 27 nodi.  L’autonomia delle navi raggiunge 45 giorni continuativi e 6 mila miglia alla velocità di 15 nodi.

Le unità sono in grado di svolgere la funzione di navi comando CTG (Commander Task Group) e vengono progettate e costruite nel rispetto del regolamento RINAMIL.

Il sistema propulsivo ha una configurazione CODLAG, formato da una turbina a gas, due motori elettrici reversibili, eliche C.P. e quattro generatori diesel.

Entrambe le versioni (GP e ASW) montano un sonar a scafo collocato in apposito bulbo prodiero.

La versione ASW è attrezzata anche con sensori sonar rimorchiati e imbarca due cannoni 76/62 mm Strales.

La versione GP è attrezzata con due RHIB di elevata prestazione e con un cannone 127/64 mm, con sistema Vulcano, in sostituzione del 76/62 prodiero. Ambedue le versioni hanno doppio hangar per due elicotteri tipo SH90 o 1 SH90+1 EH101.

Il Gruppo LEONARDO è a bordo della Fregata Europea Multi Missione ITS “Carlo Margottini” con le proprie avanzate soluzioni navali. Le tecnologie della società partono oltre 50 anni fa e sono fatte di eperienza nella progettazione ed implementazione di sistemi navali e della capacità di gestire programmi complessi.

Per la Margottini, che presenta la configurazione ASW – Anti Submarine Warfare, vale a dire la capacità di navigazione silenziosa a velocità significative in caccia antisommergibile, Leonardo ha fornito ed integrato l’intero sistema di combattimento, il sistema di gestione dello stesso, i sensori radar, i sistemi di comunicazione, quelli elettro-ottici ed i sensori all’infrarosso per funzioni di tracking.

La Fregata trasporta anche due elicotteri NH90. I velivoli sono dotati di specifiche dotazioni avioniche e di missione per operazioni navali, anch’esse prodotte da Leonardo.

In particolare, il Gruppo fornisce il radar 3D multifunzione attivo Kronos MFRA, sensore principale del sistema missilistico di MBDA, il  radar di ricerca di superficie RAN30X, quello di navigazione a bassa probabilità d’intercettazione LPI SPN-730, il radar secondario IFF SIR-M5-PA;.

Ed ancora:  il sistema elettro-ottico infra-red search and track SASS (Silent Acquisition and Surveillance System), due sistemi multi-sensore (radar ed elettro-ottico) di controllo del tiro NA-25X.

Le unità dispongono anche di un sistema integrato di comunicazioni interne ed esterne e di comunicazioni tattiche basate sul prodotto M-DLP (Multi-Data Link Processor).

La FREMM è, inoltre, equipaggiata con due complessi 76/62mm Super Rapido che utilizzano il nuovo sistema Davide/Dart a guida RF per protezione contro missili e bersagli manovranti, il sistema sonar anti-mine (Mine Avoidance Sonar) e quello per la gestione ed il lancio dei siluri contro minacce subacquee e aeree, oltre al sistema di lancio per siluri MU90.

Il Naval Gun 76 di Leonardo

L’unità navale è la terza di dieci fregate nell’ambito del programma FREMM che al momento costituisce la spina dorsale della Marina militare italiana.

Nell’ambito del programma, di cui per l’Italia è prime contractor Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49% Leonardo), Leonardo svolge un ruolo importante poiché, oltre ad essere fornitrice di apparati all’avanguardia, è responsabile dell’integrazione funzionale del Sistema di Combattimento, inclusa la guerra elettronica, e della sua accettazione finale.

MBDA, a bordo di Nave Margottini, presenta le proprie capacità nel settore dei sistemi di difesa aerea navale ed antinave. Verranno esposti modelli dei missili della famiglia Marte, in particolare il Marte MK2/N ed il Marte ER ed il missile CAMM ER.

Il MARTE ER

Il CAMM ER è la versione Extended Range di quello impiegato nella difesa aerea CAMM (Common Anti-air Modular Missile). Pensato per applicazioni navali, terrestri ed aeree, garantisce una copertura nel raggio di oltre 45 chilometri.

La Famiglia Marte è un sistema d’arma fire-and-forget, antinave, a medio raggio ed a volo sea-skimming, utilizzabile in tutte le condizioni meteo.

Il missile Marte è nato negli anni ’80 con la versione MK/2 per impiego da elicottero ed una portata di circa 30 chilometri. A questo primo modello sono seguite altre versioni per impieghi su piattaforme differenti quali navi, batterie costiere, aerei, facendo del Marte una vera e propria famiglia di missili antinave. Ultimo arrivato è il Marte Extended Range, con una portata ben oltre i 100 chilometri.

MBDA vanta un consolidato rapporto di collaborazione con la Marina Militare italiana. Alla Forza Armata ha fornito, negli anni, sistemi di difesa aerea ed antinave.

In particolare le unità FREMM sono equipaggiate con il sistema SAAM-ESD (Surface Anti-Air missile – Extended Self Defence) di difesa aerea a base Aster e con i missili antinave a lungo raggio TeseoMK2A/Otomat. Inoltre, gli elicotteri NH90 NFH e AW101 imbarcati sulle FREMM possono essere equipaggiati con i missili antinave della famiglia Marte.

L’Aster 30 è insieme all’Aster 15 appartenente alla famiglia di missili Aster, lanciata nel 1990 da Francia e Italia per la difesa aerea ed anti-missile.

Ad oggi sono stati ordinati oltre 1800 missili nelle due versioni, da 12 Forze Armate in tutto il mondo.

La Francia e l’Italia stanno proseguendo la collaborazione del programma con l’avvio dell’Aster 30 Block 1 NT (New Technology). A bordo di Nave “Margottini” ci sono 16 celle in grado di lanciare sia Aster 15 che Aster 30.

Il Teseo MK2/A è un missile anti-nave in grado di superare i 180 chilometri di distanza tra il punto di lancio e il punto di impatto sul bersaglio, è in grado di offrire ottime prestazioni per ingaggio di bersagli oltre l’orizzonte (OTHT – over the horizon targeting) in scenari navali complessi, sia di littoral warfare che blu waters.

Il Teseo, conosciuto come OTOMAT nei Paesi esteri, è in servizio in 12 Paesi, con l’installazione su navi di classe diversa, da aliscafi fino a cacciatorpedinieri e portaerei.

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