Marina Militare, parla il comandante di Nave Rizzo, Capitano di Fregata Vincenzo Pullez: “Le FREMM come unità multimissione sono in grado di generare una capacità anche fuori dal contesto del Mediterraneo”

Napoli. Le nuove FREMM (Fregate europee multi-missione) hanno dato alla Marina Militare italiana un nuovo strumento operativo flessibile ed efficace. Impiegate sia in attività operative ma anche di naval diplomacy, le Fregate rappresentano, senza dubbio, il fiore all’occhiello della cantieristica e della sistemistica made in Italy.

Nave Luigi Rizzo in navigazione

Tutto nasce proprio per sviluppare un progetto che veda coinvolto, nel suo insieme, il “sistema Paese” con le sue aziende del settore, le sue intelligenze e professionalità.
La presenza di Nave “Luigi Rizzo”a Napoli, in occasione della Naples Shipping Week che si è conclusa il 28 settembre, è stata importante anche per far conoscere ai tanti visitatori che hanno avuto l’opportunità di salire a bordo quanto la Forza Armata, ogni giorno, sia capace di portare alto per i mari del mondo il vessillo italiano.
Questa intervista viene pubblicata subito dopo un momento topico per la Nave: la consegna della bandiera di combattimento avvenuta dopo una celebrazione solenne a Milazzo, città natale di quel Luigi Rizzo, eroe di Premuda, che da il nome all’Unità.
Nave “Rizzo” è la sesta Unità FREMM italiana e la seconda in configurazione GP (General Purpose”) Costruita nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso è stata varata il 19 dicembre 2015 e successivamente trasportata allo stabilimento del Muggiano (La Spezia) per il completamento dell’allestimento e per le prove di collaudo.
Le peculiarità che distinguono le FREMM GP dalle ASW (Anti Submarine Warfare) consistono nella presenza di una slitta a poppa per il rilascio rapido dei mezzi veloci degli Incursori di Marina e per il diverso armamento d’artiglieria, infatti la Rizzo monta a prora un cannone Oto Melara 127/64 LW con capacità di utilizzo del munizionamento guidato ad alta precisione “Vulcano”, rifornito da un deposito completamente automatizzato.
Le sue capacità di scoperta e l’armamento la rendono idonea per svolgere tutte le missioni tipiche delle Unità di questa classe. Quali: Constabulary Role (polizia dell’alto mare), con l’assolvimento di operazioni antiterrorismo, di sorveglianza ed interdizione dei traffici illeciti, di prevenzione e controllo dei traffici illeciti, della protezione delle linee di comunicazione in mare e del traffico mercantile; Support – Land Operations, con la scorta a convogli o forze navali in transito, la protezione di forze navali e siti terrestri e la difesa antiaerea degli stessi; contrasto alla minaccia di superficie; sorveglianza ed assolvimento dei compiti informativi; Power Projection Support, con il coordinamento e controllo di azioni contro costa, immissione di Forze speciali e supporto mediante impiego di armi contro obiettivi terrestri (Naval Gun Fire Support).
Nave Luigi Rizzo è stata progettata all’insegna dell’innovazione e della flessibilità. Può essere impiegata, infatti, anche per missioni di assistenza umanitaria e soccorso in caso di calamità naturali (ruolo duale e complementare), grazie a potenzialità quali possibilità di condurre interventi in telemedicina, evacuazione personale a bordo di elicotteri, confezionamento di pasti caldi, predisposizioni per erogazione di corrente elettrica.
Nave Luigi Rizzo è stata consegnata alla Marina Militare il 20 aprile 2017. Dalla consegna ha sede nella base navale di La Spezia ed è alle dipendenze della Prima Divisione Navale (COMDINAV UNO).
Report Difesa ha intervistato il Capitano di Fregata, Vincenzo Pullez che dal 13 agosto 2018, ha assunto il Comando di Nave “Luigi Rizzo”.

Il Capitano di Fregata, Vincenzo Pullez riceve la bandiera di combattimento di Nave Rizzo

Comandante, cosa lega Nave Rizzo alla “Naples Shipping Week”?
Il legame sta nel mare come protagonista, abbracciando il cluster marittimo alla Marina Militare. Il primo necessita della seconda per poter continuare ad operare. La Marina Militare deve assicurare il controllo degli spazi marittimi vitali nazionali che si esprimono proprio con il cluster marittimo.
Come si sa il nostro Paese è storicamente votato alla marittimità e ha necessità di vivere il mare, essere supportato dal mare. E per questo il mare deve essere libero da qualsiasi minaccia. Le linee di comunicazione per mare devono essere assolutamente controllate.

E tutto questo lo fate grazie alle FREMM…
E’ fatto con tutte le Unità della Squadra Navale ed in particolare con le FREMM che sono le unità con maggiore flessibilità e potenzialità oltre ad essere le più moderne. Sono navi di nuova generazione con una capacità di controllo dello spazio di mare e di generare informazioni utili affinché tutto arrivi nella Centrale Operativa della Squadra Navale a Roma, il fulcro della sicurezza marittima nazionale. CINCNAV, il Comando in Capo della Squadra navale con la sua Centrale operativa controlla gli spazi marittimi di interesse nazionale. Qui arrivano tutte le informazioni che poi si diramano, attraverso la catena di comando e controllo, verso le reti interagenzia e interministeriali.
La Squadra navale è il cuore pulsante della marittimità con i suoi assetti navali ed aerei che operano sul mare in quelli che sono gli spazi vitali nazionali; oltre al Mediterraneo l’Oceano Indiano, il Golfo di Guinea e tutte quelle aree marittime che sul Mediterraneo hanno influenza. Ma queste Unità vengono impiegate anche ad di fuori di tali aree. Nave Carabiniere è andata in Australia e Nave Alpino è stata impegnata in una campagna negli Stati Uniti. La marittimità si esprime proteggendo le linee di comunicazione degli interessi vitali nazionali e mostrare al mondo quello che l’Italia è in grado di fare sul mare e per il mare. Questo è per il futuro del nostro Paese e la Marina Militare ne è protagonista.
La sicurezza Marittima non può comunque prescindere da un continuo reciproco e efficace scambio di informazioni con le organizzazioni internazionali e non di riferimento (NATO e EU in testa) e con gli alleati e partner storici.

In questi mesi Nave Rizzo ha navigato in diverse aree marittime. Che bilancio si può tracciare?
E’ un bilancio, senza dubbio, molto positivo. E’ una nave che appena è stata consegnata alla Marina è stata impegnata, immediatamente, in un ciclo addestrativo importante, che ha accresciuto la capacità di integrarsi nel sistema di sicurezza nazionale. Ha anche navigato nei mari del nord Europa per un’esercitazione internazionale di grande importanza.
Ha mostrato a tutte le Marine dell’Alleanza atlantica la capacità italiana di produrre in sistema tecnologico molto avanzato, assolutamente integrato con tutti gli altri sistemi dei Paesi della NATO. Nave Rizzo è stata impegnata anche in attività di naval diplomacy per mostrare ciò che l’Italia e la Marina sanno fare.
E’ stata poi impegnata in un’altra attività molto importante come l’Operazione “Mare Sicuro” che rappresenta uno dei fulcri per la protezione ed il controllo degli interessi nazionali. Dopo Napoli ci sarà un evento molto importante per noi.

Quale?
La consegna della Bandiera di combattimento, lunedì scorso, a Milazzo (Messina), città natale di Luigi Rizzo. Per una nave militare la Bandiera di combattimento rappresenta una crescita.
Quello che deve essere chiaro è che la Marina Militare è capace di operare tutto l’anno, tutti i giorni, senza sosta. Con equipaggi, con persone che hanno fatto la storia d’Italia come Luigi Rizzo e che continuano a farla con grandissimi sacrifici personali e per le proprie famiglie ma avendo chiaro un solo obiettivo: avere una nazione competitiva, proiettata nel futuro sul mare e nel mare con la caratteristica genetica di un Paese come il nostro che ha sempre contato nel mondo. Il segreto di questo è avere abbracciato la marittimità.

A bordo, nel corso del Naples Shipping Week, avete presentato anche un libro dedicato alla geopolitica del mare. Nave Rizzo come si inquadra nel sistema geopolitico?
Le FREMM come unità multimissione sono in grado di generare una capacità anche fuori dal contesto del Mediterraneo. Geopolitica significa anche geostrategia in un ambiente altamente dinamico.
Una FREMM è in grado di mutare la sua operatività. In un contesto geostrategico caratterizzato da cambiamenti immediati ed improvvisi, questa tipologia di unità navale testimonia la naturale versatilità della Marina Militare, in grado di adattarsi alla situazione e sviluppare dal mare e sul mare una completa serie di azioni che vanno dalla semplice presenza e sorveglianza, alla raccolta di informazioni al contrasto della minaccia vera e propria.

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