Medio Oriente, Trump chiese ai musulmani uno sforzo contro il terrorismo e quattro Paesi arabi rompono le relazioni diplomatiche con il Qatar

Manama (Bahrein). Quattro Paesi arabi, Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti ed Egitto hanno deciso di rompere le relazioni diplomatiche con il Qatar, accusandolo di appoggiare il terrorismo.

L’emiro del Qatar Sheikh Tamim Al Hamad Al Thani in un incontro con Trump

Il Ministero degli Esteri del Bahrein, in un comunicato, ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con lo “scopo di preservare la sua sicurezza nazionale”. Il Governo del Bahrein ha dato tempo 48 ore ai diplomatici qatarini di abbandonare il Regno, Lo spazio aereo ed i porti tra i due Paesi resteranno chiusi per 24 ore. Dal Qatar la risposta è stata questa: si tratta di una misura senza giustificazioni che disimpegna le funzioni nella lotta anti terrorismo.

Il Bahrein ritiene che il Qatar abbia messo in atto “azioni destabilizzanti” come l’interferenza nei suoi affari, abbia appoggiato le attività terroristiche armate ed il finanziamento di gruppi legati all’Iran.  L’Arabia Saudita ha confermato che la misura è dovuta alla prevenzione dai pericoli del terrorismo e dell’estremismo. I sauditi hanno contattato gli alleati per mettere in atto le stesse misure. Sullo stessa lunghezza d’onda si è messo l’Egitto.

Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Oman e Qatar formano un’alleanza regionale come il Consiglio di Cooperazione del Golfo. Si tratta di una forza molto influenti nel Medio Oriente. L’Oman è l’unico membro del Consiglio che mantiene collegamenti con il Qatar.

Alla fine di maggio, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein ed Egitto bloccarono vari mezzi di comunicazione qatarini, inclusa la catena televisiva, per commenti dell’emiro del Qatar, Sheikh Tamim Al Hamad Al Thani.

Al Thani lodò la politica dell’Iran come un “potere islamico”, criticando invece quella del Presidente Usa Donald Trump contro l’Iran. Il commento fu pubblicato dall’agenzia di stampa qatarina.

Arabia saudita ed Iran sono da anni ai ferri corti per una serie di questioni regionali, quali il programma nucleare iraniano e la crescente influenza di Teheran nella sfera d’influenza del Regno, specialmente in Siria, Libano e Yemen.

Lo stesso Trump, nella sua ultima visita il 21 maggio a Riad, si appellò a 55 leader musulmani presenti, affinchè raddoppiassero gli sforzi contro il terrorismo.

Definì la battaglia contro il terrorismo come “tra il bene ed il male”. “E’ una battaglia – aggiunse – tra barbari criminali che cercano di eliminare la vita umana e la gente onesta di tutte le religioni che vogliono proteggerla”. “La maggior parte delle vittime del terrorismo – proseguì – sono musulmane. L’Islam è una grande religione”.

I Paesi del Medio Oriente, spiegò il Presidente americano,”non possono sperare nel potere statunitense ma devono decidere che tipo di futuro desiderano per loro stessi, per i loro Paesi, per i loro figli”.

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