Missione in Libia, senza il via libera del Parlamento non parte nessuno

Roma. Sulla futura missione in Libia per il contrasto al traffico di esseri umani, qualsiasi cosa si scriva potrebbe essere smentita un minuto dopo. Report Difesa, invece, ai suoi lettori intende dare un’informazione che si limita a raccontare i fatti.

Un gommone di migranti che si sta capovolgendo

I quali sono questi: la decisione del Consiglio dei ministri che su proposta del presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la partecipazione alla missione in supporto alla Guardia Costiera libica richiesta dal Consiglio presidenziale – Governo di accordo nazionale libico, quello di Al Serraj.

La missione ha come obiettivo fornire supporto per le attività di controllo e contrasto dell’immigrazione illegale ed al traffico di esseri umani, con compiti che si aggiungono a quelli già svolti per la sorveglianza e la sicurezza nell’area del Mediterraneo centrale.

Martedì il provvedimento uscito da Palazzo Chigi sarà sottoposto all’esame del Parlamento. In questa sede la conferenza dei capigruppo dovrà decidere quale iter si dovrà seguire. Ovvero se il provvedimento passerà all’esame delle Commissioni (sede deliberante?) o andrà direttamente in Aula.

Intanto, a fine agosto, secondo quanto riferito dal Presidente francese Emmanuel Macron, si terrà un vertice a quattro tra Francia, Italia, Germania e Spagna per discutere di immigrazione. La riunione prevede anche a una sessione a parte dedicata a Ciad e Niger per affrontare questo stesso tema.

PER APPROFONDIRE:

Libia2017

Autore