Narcotraffico, a Roma e Latina la Guardia di Finanza smantella una rete con base nel quartiere capitolino di San Lorenzo

Roma. Da questa mattina circa 200 Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza della Capitale stanno eseguendo, nelle province di Roma e Latina, una misura cautelare emessa dal Tribunale capitolino su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 28 persone, tutte indiziati di appartenere a un’articolata associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, con base operativa nel quartiere di San Lorenzo.

Smantellata una rete di narcotraffico a Roma

Tutto parte dopo l’Operazione “DRUSO-EXTRA FINES” che, il 4 ottobre scorso, ha portato all’arresto – nel Lazio, in Sicilia, in Lombardia, in Piemonte, in Emilia Romagna e in Germania – di 37 appartenenti al clan Rinzivillo di Gela (Caltanissetta), oltre al sequestro di beni e società per circa 11 milioni di euro.

In quel contesto, i militari del GICO (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) delle Fiamme Gialle di Roma avevano rilevato l’esistenza di contatti tra il noto boss di “Cosa nostra”, Salvatore Rinzivillo ed un pluri-pregiudicato romano, Maurizio Pasquetto, relativi a comuni affari illeciti nel settore del traffico di droga.

Le investigazioni avviate sul conto di quest’ultimo, gravato da numerosi precedenti per lo stesso tipo di reato, hanno evidenziato come egli si collocasse al vertice di un autonomo contesto delinquenziale, sistematicamente dedito al commercio di ingenti partite di stupefacenti, per lo più cocaina e marijuana.

Coadiuvato da un suo collaboratore, hanno evidenziato le indagini della GdF, Bruno Reali, anch’egli con numerosi era il “magazziniere” delle partite di droga e “cassiere” del gruppo, Pasquetto ha tenuto numerosi collegamenti per reperire la droga con altri gruppi quali quelli che facevano capo a Giovanni La Racca e a Nicholas Cianfrocca.

Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma – Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata sono andati avanti per oltre un anno, anche ricorrendo ad  intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché servizi dinamici sul territorio. In questo modo è stato scoperto il narcotraffico.

Un supermarket della droga era stato messo su a Roma nel quartiere di San Lorenzo

Sempre secondo le indagini della Finanza, Pasquetto nel quartiere di San Lorenzo, aveva messo su un vero e proprio  “supermarket” della droga, aperto 24 ore su 24, in cui era possibile acquistare qualunque tipo di sostanza stupefacente, anche consumandola direttamente, al riparo da occhi indiscreti e, soprattutto, da eventuali controlli delle Forze dell’Ordine.

Le indagini permettevano, poi, l’individuazione di un ulteriore sodalizio criminale, in contatto con il gruppo di Pasquetto per rifornirsi di droga, da smerciare in tutta la Regione.

A guidare tutto,secondo le indagini, c’era Gennaro Amato. Il quale, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica residenziale in provincia di Roma, continuava a gestire, attraverso il suo alter ego Alessandro Conti un  florido traffico di cocaina e marijuana.

I Finanzieri hanno scoperto che Amato aveva reinvestito i proventi delle sue attività illecite nell’acquisizione, di fatto, di due società di capitali operanti nel settore del noleggio di autovetture di lusso, le cui cariche societarie ed amministrative erano state formalmente attribuite a due “prestanome” in modo da eludere le disposizioni di legge in tema di misure di prevenzione patrimoniale. Conseguentemente, il GIP presso il Tribunale di Roma ha disposto il sequestro preventivo del capitale sociale e del compendio aziendale delle due imprese, per un valore di circa 600 mila euro.

Oltre alle misure cautelari oggi in esecuzione – per 20 persone in carcere e per i restanti 8 agli arresti domiciliari – nel corso delle indagini le Fiamme Gialle ne avevano arrestate altre 3 in flagranza di reato e sequestrato circa 5,5 chilogrammi di cocaina e 6 chilogrammi di marijuana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore