NATO, le Forze Armate belghe guardano alla Lituania. A settembre prossimo arriveranno 230 militari

Rukla (Lituania). La Enhanced Forward Presence (EFP) dei Paesi della NATO sta progressivamente diventando sempre più evidente in Lituania. Il sistema si sta migliorando a poco a poco. E si sta già preparando la rotazione successiva, prevista nel 2018.

La Enhanced Forward Presence (EFP) dei Paesi della NATO sta progressivamente diventando sempre più evidente in Lituania

Nella base di Rukla molti edifici sono già stati rinnovati. Ma gli escavatori continuano a lavorare in ogni angolo per espandere il campo e costruirne di nuovi. Il Governo lituano ha programmato di destinare circa 20 milioni di euro, con l’aiuto della NATO e degli Stati Uniti, per modernizzare ed espandere la sue caserme.

Militari francesi, cechi e croati dovranno raggiungere questo battaglione a gennaio. Ma alcuni arriveranno già il mese prossimo. A poche centinaia di metri dalla base di Rukla, c’è il deposito logistico con i suoi veicoli da trasporto, gru, paranchi, container, spazi appositi per veicoli blindati e carri armati.

È in questo spazio circondato da boschi che lavorano gli addetti alla logistica. I belgi forniscono in particolare la maggior parte dei mezzi pesanti di trasporto che sono arrivati su strada all’inizio dell’anno. I sette portacarri Scania o i veicoli pesanti non rimangono di certo inattivi. Ma anche i sei ALC (vettori di carico automatico) e le due Astra 12 tonnellate che possono trasportare i container ed i sette Astra di 8 tonnellate, così come i sei Unimog non sono lasciati senza carichi da trasportare.

E il know-how belga sembra essere apprezzato da altre nazionalità. I primi veicoli arrivati a gennaio scorso  hanno assicurato navette regolari per il porto di Klaipeida, recuperando le attrezzature che arrivano nei container via mare o via aerea all’aeroporto di Kaunas.

Il campo principale di Pabrade, situato non lontano dal confine bielorusso, è infatti a due ore d’auto da lì (tre se percorsi con un mezzo pesante). I militari nei Paesi della NATO ci vanno regolarmente per addestrarsi. Il grande vantaggio è che ha un grande spazio per le esercitazioni con le armi da fuoco. È, inoltre, l’unico centro di addestramento urbano di combattimento negli Stati baltici, come rivendicano fieramente i lituani.

All’incirca una cinquantina di militari belgi, che provengono prevalentemente dal 4o° Battaglione Logistico di Marche-en-Famenne, costituiscono la spina dorsale della compagnia logistica del Battaglione internazionale schierato in Lituania, integrati da elementi lussemburghesi. I tedeschi (del 371° Battaglione di Fanteria meccanizzata) e gli olandesi (del 42° Battaglione di Fanteria) costituiscono il resto della compagnia.

Tra poche settimane saranno i tedeschi ad assumere il comando dell’apparato logistico.

Tuttavia, i belgi non dovrebbero rimanere assenti dalla Lituania per lungo tempo, ha detto il ministro della Difesa, Steven Van in un’intervista. Il Belgio dovrebbe fornire una compagnia di combattimento e vari elementi da settembre 2018 (circa 230 militari), da aggiungere alla presenza dei F-16 aerei belgi che parteciperanno alla Baltic Air Policy, il monitoraggio del cielo Baltico effettuato a turno dai Paesi della NATO, partendo dalla base aerea di Siauliai.

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