Polizia di Stato, con le Volanti nella notte di Napoli. La mano pesante sui parcheggiatori abusivi

Napoli. La luce blù delle Volanti della Polizia di Stato illumina la notte. Così come il suono forte e chiaro delle sirene rompe il silenzio della città.

Per le strade nella notte di Napoli

Siamo a Napoli, in una notte infrasettimanale, molto diversa da quella dei fine settimana, dove centinaia di giovani si riversano nei luoghi della movida. Un flusso di persone che richiede maggiore controlli.

IL CONTROLLO DEL TERRITORIO

Il controllo del capoluogo partenopeo viene suddiviso in 3 aree: 2 sono di competenza della Polizia di Stato ed una dell’Arma dei Carabinieri.

Un Piano coordinato del territorio prevede una rotazione dei giorni, nell’arco di una settimana, con una pianificazione diversa delle aree da vigilare per evitare sovrapposizioni sia negli interventi che nelle attività di prevenzione.

Nelle due aree di competenza della Polizia vengono gestite sia le attività di controllo del territorio in misura preventiva che quelle di pronto intervento.

Le Volanti sono impiegate per tutto l’arco della giornata, su turni di circa 6 ore e con cambi nella zona territoriale di competenza. La città, infatti, non è mai lasciata senza protezione.

Ma quali sono le ore più critiche per la commissione di reati in una città come Napoli?

La Questura di Napoli

“Sicuramente le ore di punta – risponde Francesca Fava, 1° Dirigente della Polizia di Stato, al comando del Reparto Volanti della Questura partenopea -. In particolare all’orario di chiusura dei negozi: 18-20”.

Un arco orario molto “gradito” ai rapinatori. Gli esercizi più a rischio sono i supermercati, le farmacie.

“Anche se – aggiunge la dirigente – negli ultimi tempi si è registrata una diminuzione delle rapine a mano armata. In calo anche quelle dal sottosuolo, visto che Napoli sotterranea consente questo genere di azioni”.

Ma con le attività repressive della Squadra Mobile si sono raggiunti ottimi risultati e si sono ridotti la commissioni di questo reato.

Invece qual è la situazione dei reati di sangue, commessi dalla criminalità organizzata?

“Si registrano – evidenzia ancora la dottoressa Fava – anche in questo caso numeri al ribasso. Possiamo dire che grazie a grandi attività investigative si è fatto deterrenza e prevenzione al riguardo”.

Nelle strade però c’è sempre una manovalanza spietata.

Nei mesi scorsi, la cronaca ha riparlato della questione delle “stese”.

 

I rilievi dopo una “stesa”

Le “stese” sono violente intimidazioni che consistono nell’attraversare velocemente a bordo di motorini le vie di determinate zone cittadine, sparando tutt’intorno con l’effetto di costringere le persone a stendersi per terra.

Nate qui a Napoli, sono la dimostrazione di una forza che non si dimostra più con la presenza di un clan. Possiamo definire la “stesa” un modo vigliacco per far vedere ancora l’esistenza in “vita” di un clan.

Le azioni di fuoco vengono compiute spesso da minorenni che sparando all’impazzata rischiano di colpire persone innocenti.

LUCI BLU NELLA NOTTE

Dalla Centrale Operativa del 113, dove sono in servizio 4 operatori, partono le note di servizio alle Volanti.

Il suono della sirena si fa sempre più forte. Nel frattempo vengono chiamati i Vigili del Fuoco.

Nella nostra notte di ottobre, in breve tempo siamo sul luogo di un incendio di un’officina al Vomero.

L’intervento della Polizia e dei Vigili del Fuoco

Sul posto, già gli agenti delle Volanti del locale Commissariato hanno creato un’ottima cornice di sicurezza.

L’officina era sotto un palazzo. In pochi minuti, gli agenti, a scopo precauzionale, fanno scendere in strada gli abitanti. Il fumo, intanto, invade il primo piano.

I Vigili del Fuoco devono tagliare la serranda di metallo per entrare e spegnere il fuoco. Ogni minuto è importante.

Intorno, gli agenti continuano a garantire la sicurezza in attesa che l’incendio sia domato per poi iniziare le prime indagini.

Questa sera, è la serata degli incendi. Un altro viene registrato, nel cuore della notte, in un edificio nel centro della città.

Nel piano strada di una parte di una scuola, parzialmente adibita anche all’ospitalità di associazioni culturali, prendono fuoco alcune stanze.

Anche qui l’intervento tempestivo delle Volanti e dei Vigili del Fuoco è prezioso. Qualche curioso, anche se è notte piena, intende immortalare l’incendio con il suo smartphone.

La notte è sempre diversa l’una dall’altra. Gli eventi possono essere molto vari.

Negli ultimi tempi si sta registrando un aumento dei maltrattamenti in famiglia. I quali richiedono molte volte gli interventi degli agenti. Sono per lo più cittadini italiani.

Alcuni di questi interventi vengono definiti da “codice rosso”. Si tratta di un “codice” previsto dalla legge del 19 luglio 2019, n. 69 (recante “Modifiche al Codice Penale, al Codice di Procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”).

E’ entrata in vigore lo scorso 9 agosto. Tra le novità in ambito procedurale, è previsto uno sprint per l’avvio del procedimento penale per alcuni reati.

Tra gli altri: maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale, con l’effetto che saranno adottati più celermente eventuali provvedimenti di protezione delle vittime.

Un altro problema che la Polizia cerca di risolvere con vigore è quello della presenza dei parcheggiatori abusivi. Nelle zone del movida del fine settimana, nei quartieri dove ci sono più locali, la loro presenza è massiccia. E il guadagno è alto: circa 500 euro al giorno.

Il Questore di Napoli, Alessandro Giuliano, ha deciso di puntare molto sul contrasto. I controlli sono massicci e capillari.

Il Questore di Napoli, Alessandro Giuliano

Ora si attende che la Procura della Repubblica notifichi, ad alcuni indagati, la conclusione delle indagini anche perchè una volta che si terranno i processi forse qualcosa potrebbe iniziare a cambiare.

Anche i cittadini che subiscono vessazioni da parte dei parcheggiatori abusivi devono però fare la loro parte. Con la richiesta di aiuto alle Forze di Polizia, nel momento in cui il reato si sta consumando e con le denunce.

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