Il potere di Governo si esercita, non si proclama nè si delega alla magistratura

di Alexandre Berthier

ROMA. Offende grandemente la mia intelligenza – e quella dei miei consueti tre lettori – continuare a perder tempo a parlare della grottesca e al contempo ridicola vicenda Sea Watch 3. Ma è talmente impossibile leggere ed ascoltare tante assurdità e tante sciocchezze senza poter prendere a schiaffi chi le pronuncia che occorre potersi sfogare in qualche modo! Io comincio a pensare che sia un problema di titoli di studio. Oggi, il 95% dei nostri politici, oltre a non avere quasi mai precedenti di mestiere, non hanno neppure uno straccio di laurea. E quelli che la laurea la vantano o la nascondono in fondo a qualche curriculum  o hanno riportato una votazione infima o, da come parlano, devono avere saltato qualche esame fondamentale. Ci si domanderà perché volendo parlare della Sea Watch 3 si stia divagando sulle lauree. Semplice, perché la politica, prevalentemente illetterata, per risolvere i suoi problemi è solita rifugiarsi sui tavoli dei magistrati, perché quelli la laurea ce la hanno e hanno tutti superato un concorso pubblico tra i più complessi di quelli in circolazione, cioè le cose le sanno.  Poi ci domandiamo perché la magistratura invada spesso il campo della politica: ma è semplice. Sono i politici che lo vogliono. E lo hanno voluto così tanto e così spesso  sino al punto che soventemente  si lamentano poi del fatto che i magistrati condizionano con le loro inchieste la politica e persino l’azione di governo, cioè un supremo potere dello Stato! Veniamo al dunque.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Ieri il nostro Presidente del Consiglio Prof. Avv. Giuseppe Conte da Osaka ha dichiarato che il problema Sea Watch 3 a questo punto è ovviamente di competenza della magistratura, leggasi Procuratore Patronaggio & C. Competente la Procura? Ma competente di che? Professor Avvocato Giuseppe Conte ma cosa sta dicendo? Lei è il Capo del Governo italiano, Lei è il titolare del potere di governo  dello Stato sovrano che sarebbe la Repubblica Italiana. Dico sarebbe,  perché solo con Cossiga Presidente della Repubblica e Craxi Capo del Governo, una sola volta nella storia della Repubblica, dal 7 al 12 ottobre 1985, abbiamo affermato di essere uno Stato Sovrano. E allora l’interlocutore, la controparte dell’Italia, non era una barchetta con quattro avventurieri capitanati da una ragazzina figlia di papà; la controparte erano gli Stati Uniti d’America e si misero in campo aerei da caccia, carabinieri e vigilanza aeronautica, armati di mitra e pronti a sparare! E, allora, Spadolini Ministro della Difesa e Andreotti Ministro degli Esteri erano al loro posto ed hanno esercitato i loro poteri! Ma è ovvio, verrebbe da dire, erano tutti laureati e due di loro anche professori universitari! Ma si sa, roba d’altri tempi. Insomma, apprendiamo ora  che la Carola Rackete è stata indagata a piede libero per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e altro! Accidenti, chissà come trema la poveretta? Io credo si stia invece scompisciando di risate e stia brindando a birra e champagne per aver fatto fessi ancora una volta l’Italia e gli italiani! Ma “signori della corte”, siamo seri.

La questione della Sea Watch 3 riapre il tema della ripartizione dei poteri

Lo sappiamo a memoria, pure se abbiamo solo la licenza elementare, che in Italia una informazione di garanzia fa rischiare una crisi di governo e fa perdere il posto se rivolta ad un sotto Segretario di Stato, mentre – ci ripetiamo – fa il solletico sulla pancia a Carola Rackete e a tutti i suoi consimili che se ne strafregano e “guadagnano il largo” applauditi e osannati come eroi. Eroi che, come ha titolato oggi un autorevole quotidiano, hanno l’ “onore di disobbedire”. Veramente a casa mia questa si chiama istigazione a disobbedire alle leggi, così come le affermazioni in TV di certi opinionisti a tempo pieno e i pellegrinaggi a Lampedusa di certi politici e le manifestazioni di solidarietà a favore dei famosi naufraghi della Sea Watch 3 di certi parroci, vescovi e sindaci, sempre a casa mia, dove vantiamo molti titoli oltre alle lauree, si chiama azione eversiva, alto tradimento. Sempre a casa mia l’operato della Sea Watch 3 e della sua ONG non si chiama favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, si chiama tratta delle persone.  Caro Presidente del Consiglio, cari ministri dell’Interno,  della Difesa e degli Affari Esteri ma non è che in questa vicenda avete dimenticato qualcosa,  chi siete in realtà? Voi siete quelli che devono difendere il Paese, non quelli che chiedono alla magistratura di farlo. La forza dello Stato (forze armate e di polizia pagate per difendere noi e lo Stato) sono ai vostri comandi. In verità potrebbero anche procedere pure da sole, la legge lo prevede, anzi lo prescrive. Alla magistratura invece competerebbe solo poco più di una funzione notarile . . .Ah! L’Olanda ci ha detto che della Sea Watch 3 e dei suoi migranti non gliene importa nulla: ha ragione! L’Olanda è uno Stato sovrano e fa rispettare le leggi. I clandestini non li fa entrare.

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