Progetto ricerca militare OCEAN2020, Leonardo si aggiudica il bando di gara

Roma. Leonardo si è aggiudicata il più importante progetto del primo bando di gara nel settore Difesa emanato dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Preparatory Action on Defence Research”.

La selezione del progetto di ricerca militare OCEAN2020 è stata condotta dall’Agenzia Europea della Difesa su base competitiva. Il contratto sarà perfezionato nelle prossime settimane.

Il team OCEAN2020, guidato da Leonardo, prevede la partecipazione di 15 Paesi europei con 42 partner

Il team OCEAN2020, guidato da Leonardo, prevede la partecipazione di 15 Paesi europei con 42 partner, compresi i Ministeri della Difesa italiano, greco, spagnolo, portoghese, lituano ed il supporto dei Dicasteri della Difesa svedese francese, britannica, estone ed olandese.

Tra i partner industriali vanno menzionati tra gli altri Indra, Safran, Saab, MBDA, PGZ/CTM, Hensoldt, Intracom- IDE, Fincantieri e QinetiQ. Tra i centri di ricerca, Fraunhofer, TNO, CMRE (NATO) e IAI.

“Siamo particolarmente lieti di questo risultato per la valenza strategica e tecnologico-operativa che riveste il programma OCEAN2020 – ha commentato Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo -. Si tratta, infatti, del primo progetto di ricerca tecnologica dedicato a un tema di grande attualità e di interesse trasversale per l’Europa e per l’area del Mediterraneo in particolare, quello della sicurezza marittima. Questo successo è stato possibile grazie all’intensa e concreta collaborazione messa in campo dai 42 partner del team che abbiamo l’orgoglio di guidare”.

Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo

OCEAN2020 è il primo esempio di programma di ricerca militare europeo e ha richiesto un’approfondita analisi dei requisiti operativi e una proposta tecnologicamente innovativa e di grande valenza. Il progetto prevede, tra l’altro, l’integrazione di piattaforme senza pilota nelle missioni di sorveglianza e interdizione.

Con questo successo, Leonardo conferma e rafforza le proprie competenze sistemistiche e di prodotto nel dominio navale che, oltre ai sistemi di combattimento e di comando e controllo,

 OCEAN2020 consentirà di integrare piattaforme unmanned di diverso tipo (ala fissa, ala rotante, superficie e subacquee) con il centro di comando e controllo delle unità navali, prevedendo lo scambio dati via satellite con centri di comando e controllo a terra. Nell’ambito del progetto sarà anche dimostrato l’impiego congiunto e cooperativo di piattaforme con e senza pilota. Tali capacità innovative saranno impiegate per missioni di sorveglianza e interdizione marittima.

La Marina Militare italiana, come partner di OCEAN2020, ha fornito e fornirà un importante contributo al progetto, sia per lo sviluppo degli scenari operativi, sia mettendo a disposizione navi ed elicotteri che, opportunamente configurati, prenderanno parte alle dimostrazioni.

OCEAN2020 prevede, infatti, oltre a complesse simulazioni, due dimostrazioni reali di operazioni di sorveglianza e interdizione marittima condotte da flotte europee con impiego di sistemi unmanned aerei, di superficie e subacquei. La prima dimostrazione, pianificata nel 2019 nel Mediterraneo, sarà coordinata dalla Marina Militare italiana, e vedrà gli elicotteri senza pilota di Leonardo, Hero e Solo, operare da unità navali italiane e cooperare con i sistemi di altri partner europei.

La seconda dimostrazione, pianificata nel 2020 nel Baltico, sarà coordinata invece dalla Marina Militare svedese. Le informazioni e i dati ottenuti dai diversi sistemi nell’ambito di queste due dimostrazioni verranno elaborati ed inviati ad un prototipo di centro di comando e controllo europeo a Bruxelles.

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