Somalia: nuovo attacco dei pirati dopo anni di calma

Asayr 2, il sambuco oceanico dirottato a marzo

La nave indiana Al Kauser attaccata nei giorni scorsi in una foto d’archivio

La petroliera Aris 13 attaccata a marzo.

 

I pirati tornano a colpire al largo della Somalia per la terza volta in poche settimane, dopo che l’attività di pattugliamento internazionale ne avevano ridotto gli attacchi negli scorsi anni.
La vittima questa volta è una nave cargo indiana, che è stata sequestrata coi suoi 11 membri di equipaggio al largo delle coste del Puntland, una regione semiautonoma della Somalia.

La notizia dell’attacco è stata diffusa dalla UKMTO, il Dipartimento per le operazioni commerciali marittime inglese, che coordina il traffico merci nel Golfo di Aden: un portavoce ha riferito che un cargo indiano è stato dirottato lungo al sua rotta tra Dubai e Bosasso “nelle vicinanze dell’isola di Socotra”. Sulla rotta esatta del cargo ci sono voci discordanti, in quanto il ministro della Marina indiana Malini Shankar ha dichiarato che la nave stava navigando da Dubai verso le Yemen.

Un portavoce UKMTO non ha potuto fornire informazioni su dove si trovi la nave adesso, ma ha detto che il nome della nave dovrebbe essere Al Kausar: non è stato neanche confermato esattamente il luogo del dirottamento. Fonti indiane confermano che il dirottamento è avvenuto il 1° aprile. Abdirizak Mohamed Dirir, già direttore di un’agenzia anti pirateria somala del Puntland, ha riferito che probabilmente la nave si sta dirigendo verso le coste somale.

La pirateria lungo le coste della Somalia è tornata a colpire per la terza volta in poche settimane, il 23 marzo un sambuco oceanico chiamato Asayr 2 è stato dirottato dai pirati con l’intenzione di usarlo come nave madre per successivi attacchi a navi più grandi.
Il 13 marzo è stato attaccata una petroliera battente bandiera delle Comore: la Aris 13 è stata rilasciata, con tutto il suo equipaggio, alcuni giorni dopo, senza pagare alcun riscatto.
Secondo l’International Maritime Bureau, il 2011 è stato l’anno peggiore per il traffico navale in zona, con i pirati al largo della Somalia che hanno lanciato 237 attacchi e preso centinaia di ostaggi.

Gli attacchi si sono ridotti nel corso degli anni grazie alle misure prese dalle compagnie navali, che hanno rafforzato i sistemi di difesa a bordo istituendo posti di vedetta, blocchi negli accessi alla nave ed installato “panic room” sicure dove l’equipaggio possa rifugiarsi in caso di attacco.

A livello internazionale è poi scattata dal 2008 la missione Atlanta con forze delle marine navali UE: l’Italia contribuisce all’operazione con le navi della Marina Militare e proprio in questi giorni Nave Espero ha iniziato la sua missione di supporto nel Corno d’Africa. La missione internazionale, chiamata UE Navfor, sta seguendo il caso del cargo sequestrato e ne ha confermato il dirottamento.

La UKMTO comunica anche che lunedì c’è stato un nuovo tentativo di attacco: sei imbarcazioni veloci hanno abbordato una nave attaccando scale e rampini sulle murate nel tentativo di dirottarla: in seguito all’allarme dato, uomini armati hanno preso posizione per difendere la nave mettendo in fuga gli assalitori prima ancora che potessero intervenire.

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