SPECIALE 2 GIUGNO: Bersaglieri, 180 passi al minuto

Di Francesca Cannataro

 

Roma. La  rivista  militare  del  2  giugno  ha   assunto,   nel   tempo,  i caratteri di una tradizione che onora la Repubblica attraverso i suoi uomini e le sue donne in uniforme. Attesissimi protagonisti della rivista militare di via dei Fori Imperiali sono da sempre i Bersaglieri che come ancora vuole il regolamento del 1836, anno della loro istituzione, sfilano battendo 180 passi al minuto.

La Fanfara dei Bersaglieri

Ad onorare questa tradizione e a chiudere la storica parata, saranno quest’anno i militari del 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza, oggi comandati dal Colonnello Luigi Iorio.

Una compagnia del glorioso Primo in formazione nove per nove attraverserà a seguito della propria bandiera di guerra, che conta il maggior numero di medaglie dell’Esercito Italiano, via dei Fori Imperiali.

Ad anticipare e a cadenzare la corsa con i propri storici “ottoni” sarà la Fanfara della Brigata Bersaglieri Garibaldi guidata dal Primo Maresciallo Marco di Lucia e composta da sedici elementi del 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza e da venti elementi dell’8° Reggimento Bersaglieri di Caserta.

I fiati della fanfara hanno echeggiato, ieri, nella notte romana durante le prove notturne creando suggestioni uniche. Una vera e propria festa che ha assunto un significato ancora più profondo per il Reggimento di stanza nella città di Cosenza.

180 passi al minuto per i Bersaglieri

Quest’anno, infatti, nell’anno in cui ricorrono le celebrazioni per il centenario della fine vittoriosa della Prima Guerra Mondiale sfileranno i vessilli di alcune Unità disciolte che presero parte alla Grande Guerra oggi custodite nel Sacrario del Vittoriano. Tra queste anche quella del 18° Reggimento Bersaglieri, che nel 2005 fu disciolto, appunto, e lasciò posto ai fanti piumati del Primo che si stanziarono in quella sede nella città di Cosenza.

Alla bandiera del 18° nel corso della Prima Guerra Mondiale fu conferita la Medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: “Con impeto fulmineo si gettava sul nemico, passato sulla destra del Piave, fiaccandone in mischie furibonde la disperata tenacia. Con entusiastico sacrificio di sangue contribuiva alla riconquista del primo lembo della Patria invasa, ricongiungendosi nella gloria alle più antiche e fulgide tradizioni dei Bersaglieri. Fagarè, 16 -17 novembre 1917; Basso Piave, 22 giugno 1918; 2 – 6 luglio 1918”.  Gli uomini di oggi “accanto” gli uomini di ieri. Sempre fieri i fanti piumati del Primo.

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