SPECIALE 2 GIUGNO: Storia di libertà, giustizia e democrazia

 

di Pierpaolo Piras

Roma. Il 2 giugno 1946 segna due eventi cruciali . Il primo evoca la raccolta dei risultati del referendum , avvenuto proprio quel giorno, nel quale gli italiani vennero chiamati a scegliere il regime da dare alla nazione, repubblica o monarchia. Otto giorni dopo, La Corte di Cassazione comunicò che il 54% degli elettori si era espresso per la “Repubblica” . Non mancarono le accuse di brogli nei seggi e nelle urne, ma durarono poco. Gli eventi successivi incalzarono con Alcide De Gasperi , Presidente del Consiglio dei Ministri, che assunse la carica di “Capo Provvisorio del Nuovo Stato Repubblicano”. Il Re, Umberto II, In carica da solo un mese  abbandona il Quirinale diretto in Portogallo dove concluse nostalgicamente la sua esistenza. Il secondo avvenimento fu la votazione, a scrutinio stavolta universale di tutti i cittadini con età superiore a 21 anni, del primo libero Parlamento (Assemblea Costituente) deputata alla approvazione della nuova Costituzione.

 

La votazione avvenne col sistema proporzionale puro. I risultati furono in parte previsti ed allarmanti sotto L’aspetto politico. La Democrazia Cristiana (DC) ottenne 207 seggi su 556, il Partito Socialista di Unità Proletaria (PSIUP) 115/556, il Partito Comunista Italiano (PCI) 104/556, Partito Liberale (PLI) 33, Uomo Qualunque (UQ) 30, Partito Repubblicano (PRI) 23, Blocco Nazionale della Libertà (BNL) 16, Partito Democratico del Lavoro (PDL) 9, Partito d’Azione (PDA) 7, ed altri ancora minori.  Furono numeri e percentuali destinate a durare a lungo ed a condizionare le scelte politiche che seguirono per numerosi anni a venire.

Dopo l’approvazione della Costituzione Repubblicane del 27 dicembre 1947 da parte della Assemblea Costituente, l’italia, umiliata e sconfitta da una guerra follemente voluta da un Regime Fascista, si avvia alla immane opera di ricostruzione delle case, fabbriche e della coscienza democratica di un intero popolo. Il Piano Marshall, ufficialmente denominato “European Recovery Program”, molto più prodigo verso il nord, conferì una determinante spinta economica all’ Italia, in quel momento priva di capitali d’investimento e gravata da ingenti debiti di guerra.

Il primo Governo De Gasperi , costituito da una prevalente Democrazia Cristiana, socialdemocratici di Saragat, Luigi Einaudi con i Liberali, i repubblicani di Pacciardi , non comprende i comunisti del Partito Comunista Italiano, apertamente filosovietico ed ostile verso la futura NATO, verso la quale avrebbe successivamente votato contro.  Sotto l’egemonia democristiana si affermo il cosiddetto “Centrismo” , caratterizzato dal “miracolo economico. Tutti gli indici economici schizzarono nell’industri, l’edilizia, la motorizzazione della società, la grande riforma agraria, la costituzione della Cassa del Mezzogiorno, le vacanze familiari,la produzione agricola, l’occupazione di gran parte dei moltissimi disoccupati, la ricostruzione del patrimonio zootecnico, la scolarizzazione,  l’alimentazione della infanzia e , non ultime , la prevenzione sanitaria e la estensione delle cure più necessarie all’ intera popolazione.

Dal 1963-1975 operò il Centro-Sinistra con l’entrata al Governo del Partito Socialista Italiano. Il Governo seguiva la politica del “Riformismo” destinato a coinvolgere maggiormente i ceti operai. Il Partito Socialista , guidato da Pietro Nenni, era il più vicino a queste forz di sinistra, ma sempre in un difficile compromesso tra metodo democratico ed istinto rivoluzionario. Fu anche gli anni del “Golpe Borghese”, uno dei tentativi di rovesciare la democrazia italiana.

Il periodo 1975- 79 fu quello della “Solidarietà Nazionale” segnato dal culmine dell’attività terroristica esercitata dalle forze extra-parlamentari di destra e sinistra,il trauma del sequestro Moro, della “strategia della tensione”, ma anche la riforma del Diritto di Famiglia che sancì la parità tra i coniugi sotto il profilo giuridico, l’abbassamento dell’età minima degli ammessi al voto da 21 a 18 anni e la legge sull’aborto.

1980 -93 : si avvicendarono governi del pentapartito con la DC che per la prima volta cede il posto di presidente del Consiglio a Bettino Craxi.

Il 1993 è l’anno di “mani pulite” che estingue i Partiti tradizionali dando luogo alla nascita di soggetti politici nuovi come Forza Italia, La Lega ecc.ecc , attivi ancora adesso.

 

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