Conferenza ricostruzione Ucraina: L’Italia pronta ad avere un ruolo da protagonista post conflitto, con una forte mobilitazione imprenditoriale

ROMA. La Russia incrementa gli attacchi “contro i civili, colpisce le infrastrutture indispensabili per la popolazione perché il disegno è lo stesso dall’inizio della guerra: tentare di piegare gli ucraini con il buio, con il freddo, con la fame, con la paura”.

Lo ha detto il capo del Governo, Giorgia Meloni, aprendo i lavori, oggi a Roma, della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina.

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con il Presidente ucraino Zelensky

 

“Questo piano, come altri, è fallito – ha proseguito -. E’ fallito in primo luogo perché tutti hanno imparato quanto gli ucraini siano molto più tenaci di ogni aspettativa ed è fallito perché la comunità internazionale si è schierata contro questo scempio, assicurando l’assistenza urgente e necessaria per garantire la continuità dei servizi essenziali. Penso che dovremo tenerne conto in futuro, dovremo tenere conto di chi ha fatto tutto ciò che poteva per impedire queste barbarie e chi invece non l’ha fatto. Ed è per questo che, come è scritto anche nella Dichiarazione dei ministri delle Finanze del G7, noi vogliamo lavorare con l’Ucraina anche per non consentire che della ricostruzione possano beneficiare anche quelle entità che hanno contribuito a finanziare la macchina da guerra russa”..

“L’Italia intende giocare un ruolo da protagonista e può farlo – ha proseguito – non solo per la costanza e la chiarezza con le quali fin dall’inizio si è schierata dalla parte giusta della storia, senza mai tentennare, ma anche perché il suo solido, straordinario tessuto produttivo ha tutte le carte in regola per generare un moltiplicatore di investimenti e di opportunità. Perché la sfida che abbiamo di fronte richiede certamente il massimo sforzo da parte delle Nazioni, dei Governi, delle Istituzioni multilaterali e finanziarie, ma è una partita che noi possiamo vincere solo se riusciremo a contare su una robusta mobilitazione dei capitali privati, sullo spirito imprenditoriale delle aziende, sulla loro capacità di attrarre investimenti”.

Uno degli ambiti principali sui quali l’Italia ha voluto “concentrare la nostra attenzione riguarda la creazione di nuovi strumenti, di nuovi meccanismi finanziari che possano accompagnare il lavoro delle aziende, fare da moltiplicatore”

Il nostro Paese darà il suo contributo alla nascita di un nuovo fondo equity a livello europeo.

All’Ucraina andranno altri 10 miliardi di euro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna in alto