Napoli. Oggi, a Palazzo “Salerno” sede del Comando Forze Operative Sud, è stato presentato il “CalendEsercito 2018” che quest’anno è stato dedicato a 12 percorsi tematici della storia d’Italia e della Forza Armata. Presenti il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, gli eredi del Generale Armando Diaz ed autorità militari e civili di Napoli.

Un momento della presentazione del calendario dell’Esercito 2018
Si tratta di “lungo filo rosso” che racconta la gioventù italiana, la bandiera, la sanità, le uniformi militari e tanti altri temi che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese nell’epoca pre-unitaria, nella Prima Guerra Mondiale e sino ai giorni nostri. Diverse epoche e diversi Eserciti che si confrontano in dodici itinerari, rendendo visibile la continuità di valori e ideali nella trasformazione della società italiana, illustrati attraverso immagini d’epoca, alcune di proprietà dell’Esercito italiano e altre gentilmente concesse da collezionisti privati.
Nelle sue prime pagine il “CalendEsercito 2018” offre un primo scorcio di quella che fu la gioventù dei nostri nonni e bisnonni, con il loro entusiasmo, la loro voglia di cambiare e di credere sino in fondo agli ideali d’identità nazionale che hanno costituito le premesse fondanti dell’unificazione italiana.
Il paginone centrale è dedicato alla bandiera, simbolo della nostra Patria e vessillo tricolore per il quale sono morti milioni di italiani, sin da quando, nel 1794, fece la sua prima apparizione come bandiera della Repubblica Cispadana. Nelle altre pagine del prodotto editoriale vengono trattati i temi della sanità militare, illustrando quello che fu il lavoro frenetico di migliaia di medici militari che nel corso del primo conflitto mondiale offrirono assistenza e cure ai militari feriti in combattimento, delle donne, del cibo, degli animali, dell’uniforme militare, da secoli segno distintivo di chi difende il proprio Paese.
Insieme al calendario dell’Esercito è stata presentata l’opera a fumetti dal titolo “Non chiamatelo fiume”, un volume grafico realizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito. L’opera, illustrata dalla giornalista de “Il Mattino” Maria Chiara Aulisio, intende ricordare la Grande Guerra, uno dei periodi più cruciali nella storia del nostro Paese. Si tratta di 14 tavole grafiche e un’immagine panoramica di circa 7 metri piegata a fisarmonica ed espandibile per raccontare le principali battaglie combattute lungo il fronte alpino italiano, dai fatti di Caporetto sino alla vittoria finale.
Ed ancora con uno sguardo alla Storia ricordiamo che gli ultimi morti della Grande Guerra furono sei ragazzi di circa 20 anni del Reparto d’Assalto dell’8° Bersaglieri e dei Cavalleggeri dell’Aquila. Le loro giovani vite furono spezzate alle ore 15.55 del 4 novembre 1918 a Borgata Paradiso (Udine) durante l’ultima carica comandata cinque minuti prima della fine di un conflitto che portò alla morte 600 mila italiani.
Dalla Storia al presente. Un presente che vede il nostro Esercito impegnato in numerose attività in Patria ed all’estero. Una molto importante di queste attività è quella dell’Operazione “Strade Sicure”. Nata il 4 agosto 2008 vede impegnati i militari in tutto il territorio nazionale. Un’Operazione figlia della legge numero 125 del 24 luglio dello stesso anno. Le norme prevedono che: “per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, ove risulti opportuno un accresciuto controllo del territorio, può essere autorizzato un piano di impiego di un contingente di personale militare appartenente alle Forze armate”. Tale operazione è, a tutt’oggi, l’impegno più oneroso della Forza Armata in termini di uomini, mezzi e materiali.
Report Difesa ha intervistato il Generale di C. A. Luigi Francesco De Leverano, comandante delle Forze Operative Sud.
Generale, che bilancio si può tracciare sull’Operazione “Strade sicure”?
Altamente positivo. Abbiamo fornito personale per attività antisciacallaggio ad Ischia (sisma dell’agosto scorso ndr) . Così come ci sono nostri soldati impegnati nelle xone dell’Italia centrale, martoriate dalle calamità naturali, dove ci è stato chiesto di aumentare la sorveglianza semi contro gli atti di sciacallaggio, in modo da dare più tutela e sicurezza ai cittadini.

Militari impegnati in attività relative all’Operazione “Strade sicure”
Ci sono Brigate di stanza nelle regioni del Mezzogiorno pronte ad essere inviate in missione all’estero. L’Esercito c’è sempre.
L’Esercito c’è sempre. La scorsa settimana ero in Sardegna dove la Brigata Sassari che ho avuto, nel passato, l’onore di comandare si è approntata per una serie di Teatri Operativi e sta per partire. Poi inizieremo il ciclo approntativo di altre che, piano piano, avvicenderanno quelle che sono ora in operazioni.
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