Marina Militare, grazie ai tanti controlli stringenti l’acqua a bordo delle navi è sicura

La Spezia. La Marina Militare presenta tutta la documentazione sulla qualità dell’acqua, consumata a bordo delle sue navi.

L’Ammiraglio di Squadra Donato Marzano, comandante in capo della Squadra Navale, incontrando nei giorni scorsi i giornalisti, ha risposto alle varie domande che gli sono state poste.

L’Ammiraglio Marzano incontra i giornalisti

“Comunemente – ha spiegato – beviamo acqua militare. L’altra che utilizziamo serve, invece, per lavarsi e per cucinare. Comunemente l’acqua viene imbarcata da acquedotti nazionali o prodotta a bordo con sistemi certificati”.

Sulle navi c’è un sistema di controllo che è lo stesso applicato negli hotel, negli ospedali o in altre pubbliche strutture. Grazie ad una legge del 2001, considerata molto rigorosa, i controlli sono trimestrali.

“Questi controlli – ha aggiunto il comandante in capo della Squadra Navale – vengono messi in atto dallo stesso comandante della nave che, in qualità di datore di lavoro, è anche responsabile nei confronti della magistratura e dei centri di supporto esterni”. Il comandante di avvale di un’organizzazione interna ed esterna. C’è poi un medico del lavoro per ogni tipo di nave.

Grazie a questi controlli che sono emersi i problemi segnalati. “E’ anche normale – ha detto ancora l’Ammiraglio Marzano – che emergano quelle che vengono chiamate non conformità. Basta tenere, infatti, chiuso un rubinetto, ad esempio, per due mesi che ci sia la possibilità che si formi la legionella. La quale si contrasta con un’iperclorazione o con uno shock termico”. Viene poi rifatto il controllo e si continua ad erogare acqua.

I documenti illustrati ai giornalisti

Certe volte i controlli effettuati dalla stessa Forza Armata sono più stringenti di quanto stabilito dalla legge nei centri di distribuzione, nei locali, nelle cucine, nelle mense.

“Nel 2016 – ha ricordato lo stesso Ammiraglio – c’è stato un grosso problema sulle casse. L’equipaggio è stato sbarcato. E’ stato fatto un controllo accurato, è stata fatta la manutenzione e la nave ha ripreso il mare”. Tutte le volte che la nave ha ripreso la navigazione, la conformità era stata assicurata, ha precisato Marzano.

Un comandante, infatti, non può riprendere la navigazione se non è stato certificato che tutto è in regola.

Certo se il problema è più grande, allora le cucine non vengono usate, l’equipaggio viene fatto sbarcare e la nave mandata in arsenale per i controlli e la manutenzione. Se, invece, il problema è localizzato, allora viene chiusa la fornitura d’acqua lì.

Insomma, la Marina Militare mette in atto tutti i sistemi per garantire un corretto e salutare consumo d’acqua.

Il compito è assolvere la missione e tornare a casa. La Forza Armata non intende certo mettere a rischio, come qualcuno ha sostenuto, la salute dei propri equipaggi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore