Difesa, colloquio telefonico del ministro Guerini con la sua collega francese Parly. L’Italia resta impegnata in Libia

Roma. Colloquio telefonico, oggi, tra il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e la sua collega francese Florence Parly.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini

Sugli sviluppi in Iraq, dopo gli scambi intercorsi con il proprio omologo americano Esper, con il tedesco Kramp-Karrenbauer e con quello iracheno, Guerini ritiene, infatti, “essenziale, in questo frangente, mantenere uno stretto contatto fra noi”, in particolare attraverso un forte coordinamento fra i partner della Coalizione più direttamente coinvolti.

Il ministro Guerini ha ribadito come prioritario per l’Italia “il comune impegno per la stabilità dell’Iraq e per la lotta a ISIS”, in un quadro di sicurezza per i nostri militari, e all’interno di una dinamica volta ad allentare le tensioni.

Come ribadito anche alle Autorità irachene nel corso della sua visita a Baghdad di inizio settimana, Guerini ha sottolineato la necessità di preservare i risultati notevoli finora conseguiti nella lotta al terrorismo.

Riguardo alle situazioni in atto negli altri Teatri, il ministro ha espresso “convergenza di vedute” in merito al Sahel e all’esigenza di rafforzare il quadro di sicurezza.

Nel corso della telefonata i colleghi hanno anche avuto modo di scambiarsi considerazioni sulla situazione in merito alla crisi in Libia.

La Difesa italiana continua ad essere fortemente impegnata nel Teatro libico ed il nostro contingente, dislocato a Tripoli e a Misurata, è rimasto schierato.

Per il nostro Paese, in linea con gli esiti della conferenza di Berlino, l’unica soluzione perseguibile resta quella incentrata sull’avvio di un concreto dialogo politico, in un quadro di cessazione delle ostilità e di implementazione dell’embargo di armi.

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