Seul. Nella capitale della Corea del Sud, si è concluso oggi, il Seoul Defense Dialogue 2017 che ha visto la partecipazione dell’Italia, rappresentata dal sottosegretario di Stato alla Difesa, Domenico Rossi, di
oltre 40 nazioni, tra cui Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra e Russia, nonché dei rappresentanti delle istituzioni internazionali (ONU, NATO, Ue).

Il sottosegretario Rossi al Seoul Defense Dialogue 2017
Le nuove forme di minacce terroristiche, lotta al terrorismo, sicurezza cibernetica, tecnologia militare, sicurezza marittima e minaccia nucleare sono stati i principali temi trattati nelle sessioni del convegno.
“La considerevole presenza a Seul di così tante nazioni è stata la dimostrazione di unità rispetto a quanto sta avvenendo nella penisola coreana- ha commentato il Sottosegretario Rossi -. Una crisi non solo
regionale che preoccupa il mondo intero”.

Un momento dei lavori a Seul
Dopo la cerimonia di apertura e i saluti iniziali del primo ministro coreano, Lee Nak-yeon, la prima sessione del convegno è stata dedicata alla minaccia nucleare e alla sicurezza nella penisola coreana.
Il sottosegretario Rossi nel suo intervento ha riportato la posizione dell’Italia, da inizio anno e fino a dicembre 2017 tra i Paesi del Consiglio di Sicurezza ONU ed alla presidenza del Comitato di sanzioni, che “condanna fortemente i test nucleari eseguiti dalla Corea del Nord, una evidente violazione del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.
Rossi ha poi ribadito che “l’Italia è favorevole all’adozione di misure restrittive nei confronti della Corea del Nord e punta a farle applicare con vigore, invitando tutta la comunità internazionale e gli Stati membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Uniti a indirizzare i propri sforzi verso questa direzione”.
È la prima volta che l’Italia partecipa a questo convegno annuale avviato nel 2012 e giunto alla sua sesta edizione.
“Nel confronto tra i Paesi presenti è emersa la preoccupazione di una pericolosa escalation della
minaccia nordcoreana nell’area – ha sottolineato Rossi – Seul sta continuando a vivere la sua vita, una città in mano ai giovani. Nello stesso tempo dal punto di vista istituzionale si segue l’evolversi della
situazione con preoccupazione”.
Il Sottosegretario Rossi, accompagnato dall’ambasciatore italiano Marco della Seta, ha avuto l’opportunità di incontrare il vice ministro della Difesa della Repubblica di Corea, Suh Choo-suk con il quale ha discusso di
collaborazioni nel settore della difesa tra Italia e Corea del Sud in vista della firma del memorandum che prevede anche training congiunto e scambi di informazioni.
Nella base militare americana di Seul il Sottosegretario Rossi, ricevuto dal Generale Vincent K. Brooks, Comandante delle Forze Armate statunitensi in Corea, ha parlato delle missioni militari italiane in atto e della lotta al terrorismo. Il Generale Brooks da parte sua ha espresso apprezzamento per l’impegno della Difesa italiana che opera in oltre 30 missioni internazionali.

La visita del sottosegretario Rossi alla base americana
La visita in Corea del Sud del Sottosegretario Rossi si è conclusa a Panmunjeom, dove è situata l’Area di sicurezza congiunta (JSA), l’unico punto di incontro tra le milizie di Corea del Nord e Corea del Sud di tutta
la Zona Demilitarizzata coreana.
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