Russia-Egitto: un’alleanza strategica al centro del “Secondo Risveglio Africano”

di Chiara Cavalieri*

Il ministro degli Esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov ha annunciato che il prossimo mese si terrà in Egitto il Secondo Forum Russia-Africa, un vertice multilaterale destinato a rafforzare il ruolo strategico del continente africano nella nuova architettura geopolitica globale. L’obiettivo dichiarato è quello di discutere le prospettive del “Secondo Risveglio Africano”, una fase di rilancio economico e politico del continente con Mosca come partner strategico.

Sergej Viktorovič Lavrov
Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa

L’annuncio è arrivato durante un discorso in cui Lavrov ha sottolineato la profondità delle relazioni tra Mosca e diversi Paesi africani, ponendo la Repubblica araba d’Egitto al centro di questa dinamica di cooperazione e influenza crescente.

«L’attuale fase di sviluppo in Africa rappresenta un secondo risveglio — ha dichiarato Lavrov — e Algeria, Marocco ed Egitto sono partner strategici per la Russia in questo percorso».

Un asse strategico consolidato

Le relazioni tra Russia ed Egitto si sono intensificate negli ultimi anni attraverso un partenariato economico e militare strutturato, fondato su progetti infrastrutturali di ampia portata e una crescente sintonia politica tra il presidente e il presidente .

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi con il presidente russo Vladimir Putin

Lavrov ha ricordato le visite ufficiali di al-Sisi a Mosca, che hanno segnato una progressiva convergenza tra i due Paesi su diversi dossier, dalla sicurezza energetica alla cooperazione industriale.

Il colosso russo ROSATOM ha costruito la centrale nucleare in Egitto

Al centro di questa collaborazione si collocano due progetti di portata strategica:

  1. La costruzione della centrale nucleare di DABAA, destinata a diventare una delle più grandi del continente, in collaborazione con la società russa . Il progetto ha un valore economico e simbolico rilevante, proiettando l’Egitto come hub energetico regionale.
  2. La creazione di una zona industriale russa lungo il Canale di Suez, una delle arterie commerciali più importanti al mondo, per rafforzare la presenza industriale russa e agevolare le esportazioni verso Asia, Europa e Africa.

Forum Russia-Africa: diplomazia e interessi economici

 

Il Secondo Forum Russia-Africa, che si terrà in Egitto, rappresenta una tappa fondamentale della strategia di Mosca per rafforzare la propria presenza nel continente africano. Dopo il primo forum tenutosi a , questo nuovo appuntamento in un Paese arabo e africano di peso come l’Egitto segna un salto di qualità.

L’evento vedrà la partecipazione di capi di Stato, ministri e rappresentanti economici di decine di Paesi africani. I temi principali saranno:

  • energia e infrastrutture strategiche,
  • sicurezza e cooperazione militare,
  • commercio e zone di libero scambio,
  • sviluppo tecnologico e formazione,
  • sovranità alimentare e gestione delle risorse.

Lavrov ha sottolineato che gli scambi commerciali tra la Russia e l’Africa sono “in costante crescita” e che l’obiettivo del forum è “tradurre questa crescita in risultati strutturali e duraturi”.

Egitto: nodo cruciale tra Africa, Medio Oriente e Mediterraneo

 

La scelta dell’Egitto come Paese ospitante non è casuale. Il Cairo occupa una posizione geostrategica unica: ponte tra Africa, Medio Oriente e Mediterraneo, partner degli Stati Uniti ma al tempo stesso sempre più aperto a cooperazioni con Russia e Cina.

Beautiful view of Cairo downtown and the Nile from above, Egypt.

Per Mosca, l’Egitto è una porta di accesso privilegiata al continente africano e un partner politicamente stabile con cui costruire progetti a lungo termine. Per Il Cairo, invece, l’alleanza con Mosca rappresenta una leva diplomatica importante per equilibrare le relazioni con Washington e Bruxelles e ampliare la propria autonomia strategica.

Questa dimensione si intreccia con il ruolo crescente dell’Egitto anche nella crisi di Gaza e nei negoziati di cessate il fuoco, che lo rendono un attore di primo piano nella ridefinizione degli equilibri regionali.

Un contesto internazionale in trasformazione

 

L’iniziativa di Lavrov si inserisce in un momento storico in cui la Russia cerca di:

  • consolidare alleanze al di fuori dell’Occidente,
  • costruire reti economiche alternative alle sanzioni,
  • rafforzare la cooperazione Sud-Sud,
  • ampliare la propria influenza in aree chiave come Africa e Medio Oriente.

Parallelamente, l’Africa è sempre più contesa tra attori globali — Russia, Cina, Stati Uniti e Unione Europea — per il controllo di risorse naturali, rotte commerciali e spazi di influenza politica. In questo scenario, il Forum Russia-Africa del Cairo assume un significato strategico ben oltre la cooperazione bilaterale.


Prospettive

L’asse Mosca–Il Cairo si consolida come uno dei pilastri della politica estera russa in Africa e come strumento per l’Egitto per diversificare i propri partenariati internazionali. Il forum potrebbe tradursi in:

  • nuovi accordi energetici,
  • investimenti nelle infrastrutture e nell’industria,
  • rafforzamento delle esportazioni egiziane verso i mercati euroasiatici,
  • cooperazione in ambito difensivo e tecnologico.

Il “Secondo Risveglio Africano”, evocato da Lavrov, non è soltanto una formula retorica: è il segnale di una partita geopolitica di lungo periodo, in cui Africa ed Egitto si muovono da protagonisti, non più solo da spettatori.

*L’autrice è presidente della associazione Italo-Egiziana Eridanus e vicepresidente del Centro Studi UCOI-UCOIM. 

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