Guardia di Finanza: amministrazione giudiziaria di un istituto bancario in rapporto con esponenti di ‘ndrangheta

Di Valentina Giambastiani             

MILANO. I finanzieri del Comando provinciale di Milano, su disposizione del Tribunale, hanno sottoposto oggi, 24 ottobre, ad amministrazione giudiziaria una banca d’affari sospettata di aver avuto rapporti con esponenti di cosche di ‘ndrangheta attive nell’hinterland meneghino e nel Varesotto.

Il provvedimento – previsto dal Codice Antimafia – giunge dopo un’attività d’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) del capoluogo lombardo, a seguito della quale è emerso come diverse società (indirettamente gestite da persone ritenute vicine ad esponenti della criminalità organizzata calabrese) abbiano beneficiato negli anni di finanziamenti erogati dall’istituto bancario.

Finanzieri del Gico di Milano acquisiscono documentazione

Si tratta di fondi assistiti da garanzie statali previsti dal Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese del Mediocredito Centrale (Legge 662/96), accedendo in tal modo agli aiuti pubblici stanziati per il sostegno dell’economia durante l’emergenza pandemica, nonché per mitigare i negativi effetti derivati dal conflitto russo-ucraino.

Le indagini sono state affidate agli specialisti del Nucleo Polizia Economico Finanziaria – Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (GICO) i quali, sotto la direzione della DDA meneghina, hanno evidenziato diverse irregolarità riguardanti l’operatività dell’istituto di credito, nello specifico sull’esistenza di reali rapporti con alcuni indagati per gravi delitti di mafia o già raggiunti da misure di prevenzione personali e patrimoniali.

Operatori della GDF di Milano

L’accurata analisi delle documentazioni bancarie acquisite dagli investigatori del GICO, ha infatti dimostrato all’Autorità Giudiziaria come l’intermediario – spesso eludendo le prescrizioni previste dalla normativa antiriciclaggio – abbia erogato sostanziosi finanziamenti garantiti dallo Stato in favore di compagini societarie risultate pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali.

Si è così determinato un trasferimento fraudolento di valori (in alcuni casi aggravato dal metodo mafioso), a beneficio dei gruppi ‘ndranghetisti radicati sui territori di Legnano (Milano) e Lonate Pozzolo (Varese).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna in alto