8 marzo: a Ginevra il Forum WDM 2022 dell’Istituto Diplomatico Internazionale sulle conclusioni e raccomandazioni della Conferenza Internazionale Multilaterale

GINEVRA. Coniugare l “eccezionale valore universale” che pone le donne al  centro dell’Agenda di Pace e Sicurezza dell’ONU con la piena  comprensione dei valori locali “intangibili e spirituali”, quando  “si sviluppano iniziative volte a promuovere la partecipazione delle  donne nella mediazione diplomatica dei conflitti”; valorizzare “il  concetto e il ruolo delle comunità come circuiti che generano  riferimenti o rispondono a bisogni elementari e relazionali”;  ridurre “a breve e medio termine” il divario tra lo status della  legislazione a livello nazionale e internazionale e la sua  applicazione nei settori sociali ed economici; proporre “che gli  articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani siano  affissi in ogni aula scolastica a tutti i livelli degli istituti di  istruzione obbligatoria fino alle Universita”.

Sono alcune delle  raccomandazioni concordate dai partecipanti alla Conferenza  multilaterale internazionale «Il ruolo delle donne  nell’intermediazione diplomatica dei conflitti» (Roma, 19-20 ottobre  2022) promossa dall’Istituto Diplomatico Internazionale. Se ne  riparlerà l’8 marzo [domani] al Palais des nations di Ginevra, sede  ONU in Europa, in un forum che ha lo scopo di diffondere e  approfondire i risultati della Conferenza.

Logo della Conferenza Internazionale Multilaterale “Il ruolo delle donne nell’intermediazione diplomatica dei conflitti”, tenutasi a Roma nell’ottobre scorso

Invitati a partecipare al Forum, in presenza o da remoto, sono le  ONG accreditate con status consultivo presso l’ECOSOC, le  Rappresentanze Permanenti dei paesi partecipanti alla Conferenza ed  i relatori della Conferenza WDM2022 al fine di promuovere il  dibattito e ampliare il contributo della società civile all’azione  futura sul programma internazionale Donne, Pace e Sicurezza,  conformemente alla Risoluzione 1325/2000 delle Nazioni Unite al fine  di promuovere il dibattito e ampliare il contributo della società  civile all’azione futura sul programma internazionale Donne, Pace e  Sicurezza, conformemente alla Risoluzione 1325/2000 delle Nazioni  Unite.  Le osservazioni del Forum saranno condivise dall’IDI con  l’UNOG, la Commissione sulla Condizione delle Donne (CSW) e con il  pubblico in generale.

Dalle 13 alle 15,30 il forum si articolerà in due parti:  l’esposizione delle Conclusioni e delle Raccomandazioni e il  dibattito. Parteciperanno tra gli altri, oltre al presidente  dell’IDI avv. Paolo Giordani  e al vicepresidente prof. Carlo Curti  Gialdino e a Patrizia Coppola, Delegata IDI per lo sviluppo delle  relazioni con le Organizzazioni governative, non governative e  internazionali che presiederà la sessione, la senatrice Nilofar  Bakhtiar, presidente della Commissione nazionale sulla condizione  delle donne del Pakistan, Dott.ssa Noemi Di Segni, Presidente  dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l’On. Magbule  Sadri-Shkodra Fondatrice Women with Impact Kosovo, Kosovo, NOA  (Achinoam Nini) artista, Israele;  la Dott.ssa Isabel Recavarren,  Direttrice CEFIAL-UE & Panorámica Latino-Americana, Perú, Suor Maria  del Carmen Ocon, Vice Presidente Solidarity with South Sudan, Sud  Sudan, Dott. Andrea Rossi, Direttore Generale FMSI – Fondazione  Marista per la Solidarietà Internazionale, Italia in rappresentanza  dei Blue Marists of Syria, On. Aicha Nanette Conté, Ministra per la  Promozione delle Donne, dei Bambini e delle Persone Vulnerabili,  Guinea Conakry, il Dott. Skender Doda, Presidente IPA –  International Police Association, Albania,  S.E. Nicole Bwatshia  Ntumba, Vicedirettrice del Gabinetto del Presidente, incaricata  delle questioni politiche, giuridiche e diplomatiche, Repubblica  Democratica del Congo, il Dott. Eduard Tschan Rappresentante Paese  Libano, IMC – International Medical Corps, USA, Dott.ssa Ilham Allah  Chiara Ferrero, già Segretario Generale CO.RE.IS – Comunità  Religiosa Islamica d’Italia, On. Mimoza Hajdarmataj, CEO e  cofondatrice WPS -Women in Public Service, Albania, S.E. Ergogie  Tesfaye, PhD.Ministra delle Donne e degli Affari Sociali, Repubblica  Democratica Federale di Etiopia, l’On. Aissata Tall Sall, Ministra  degli Affari Esteri, Senegal, l’On. Mbagnick Ndiaye, già Ministro  della Cultura e Comunicazione, del Senegal e Arianna Briganti  Co-fondatrice e  vice Presidente Nove Onlus. Con la Conferenza,  l’IDI ha inteso dare un contributo all’attuazione della risoluzione  1325 del Consiglio di sicurezza dell’ONU su Donne, Pace e Sicurezza  (2000) e al IV Piano d’azione nazionale della Repubblica Italiana  sulla stessa materia, evidenziando tre grandi temi che richiedono  “attenzione e intervento”: la violenza di genere, i femminicidi, lo  sfruttamento sessuale e i casi di stupro “che stanno aumentando  esponenzialmente in tutto il mondo”; il “divario evidente” tra il  diritto internazionale e le leggi vigenti nei vari sistemi nazionali  che ancora non sono riusciti a produrre un vero cambiamento; il  ruolo dell’istruzione a livello familiare e istituzionale per  promuovere il rispetto, l’inclusione e l’empowerment delle donne e  delle ragazze.

All’incontro dell’ottobre scorso hanno partecipato  rappresentanti dei Governi e della società civile di Albania,  Repubblica democratica del Congo, Etiopia, Guinea Conakry, Israele,  Italia, Kosovo, Pakistan, Perù, Senegal, Siria, Sud Sudan e Stati  Uniti d’America.

Noa, nota cantautrice israeliana, attivista per i  diritti umani, è intervenuta come relatrice e come ambasciatrice  della Conferenza.

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