Ämari (Estonia). Il contingente dell’Aeronautica Militare tedesca ha ceduto, nei giorni scorsi, il comando dell’Operazione NATO di Enhanced Air Policing in Estonia alla nostra Aeronautica Militare.
Diverse le autorità che hanno partecipato all’evento.
Per l’Italia il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, accompagnato dal capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, dal Comandante della Squadra Aerea, Generale di Squadra Aerea Gianni Candotti, e l’Ambasciatore italiano in Estonia, Daniele Rampazzo.
Erano presenti il Comandante dell’Allied Air Command (AIRCOM) della NATO, Generale Jeffrey L. Harrigian ed il Comandante della German Air Operations Command, Generale Klaus Habersetzer.
In rappresentanza dell’Estonia erano presenti il ministro della Difesa, Kalle Laanet, ed il Comandante delle Forze Armate, Tenente Generale Martin Herem.
“Baltic Eagle II” è il nome della missione che vedrà impegnati fino a fine agosto 4 F-35A del 32° Stormo di Amendola (Foggia) ed una Task Force di circa 130 militari, tra piloti, tecnici e specialisti, guidati dal Colonnello Vincenzo Sirico.
E’ la prima volta che i nuovi caccia di 5ª generazione F-35 vengono impiegati dalla NATO a protezione dei cieli del fronte orientale dell’Alleanza.
Si tratta di un ulteriore grande risultato per l’Italia e per la sua Aeronautica Militare in questo ambito, dopo che nel 2019 gli F-35 di Amendola furono i primi in Europa ad operare nella missione di air policing a protezione dei cieli islandesi.
Oggi, la Task Force Air Estonia “Baltic Eagle II” ha raggiunto la Full Operational Capability (FOC), ovvero la piena capacità operativa, e può assicurare, con i 4 quattro caccia intercettori la salvaguardia dello spazio aereo di Estonia, Lettonia e Lituania nel contesto dell’operazione NATO “Baltic Air Policing”.
L’Arma Azzurra rimarrà in Estonia per i prossimi 7 mesi con i propri assetti aere.
Il compito primario sarà quello di contribuire all’integrità dello spazio aereo delle tre Repubbliche baltiche e condurre allo stesso tempo attività addestrative congiunte sia con le Forze Armate estoni sia con i partner della NATO presenti nella regione.
Fondamentale il contributo fornito da numerosi reparti della Forza Armata per il rischieramento della Task Force Air in Estonia.
In primis la 46ª Brigata Aerea di Pisa e il 14° Stormo di Pratica di Mare che, rispettivamente con gli assetti C-130J e KC-767A, hanno assicurato il trasporto di personale e materiale, nonché il rifornimento in volo ai velivoli F-35.
Per assicurare il funzionamento autonomo del Reparto, al fianco degli equipaggi di volo, opera personale tecnico di terra addetto alla linea di volo e all’efficienza dei velivoli, e personale proveniente da diversi reparti dell’Aeronautica Militare con compiti logistici e amministrativi.
Per garantire la necessaria cornice di sicurezza il personale della “Force Protection” del 32° Stormo è coadiuvato da un team del 16° Stormo “Fucilieri dell’Aria” di Martina Franca (Taranto).
Personale specializzato di vari reparti della 3ª Divisione del Comando Logistico è invece intervenuto per approntare e garantire la piena funzionalità delle attrezzature per le telecomunicazioni e l’assistenza al volo.
L’Air Policing è una missione della NATO finalizzata a preservare l’integrità dello spazio aereo dell’Alleanza atlantica nell’area di responsabilità del Supreme Allied Commander in Europe (SACEUR).
Dal 2004, in particolare, è attiva senza soluzione di continuità la Baltic Air Policing (BAP), operazione che ha l’obiettivo di garantire la salvaguardia dello spazio aereo di Estonia, Lituania e Lettonia.
L’Italia è al momento è l’unico Paese ad aver preso parte a tutte le operazioni di Air Policing della NATO .
Partecipa dal 2015 alle operazioni nell’area del Baltico. La prima missione in Estonia, con velivoli Eurofighter risale al 2018.
In seguito, ha contribuito con diversi rischieramenti in Islanda, in Romania e in Lituania, dove da settembre 2020 fino a pochi giorni fa sono stati impegnati gli Eurofighter italiani.
Dal 2014 sono state, inoltre, istituite le missioni di Enhanced Air Policing (eAP), tra cui rientra l’operazione in Estonia, con l’obiettivo di rafforzare la vigilanza della NATO sui confini del fronte orientale.
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