Aeronautica Militare: al PISQ di Perdasdefogu continuano i test dei propulsori per il trasporto aerospaziale

Perdasdefogu (Nuoro). Dopo i recenti test compiuti con successo sullo “Zefiro 40” e “Zefiro 23”, si è svolta ieri, la prova dello “Zefiro 9”, motore per la propulsione spaziale prodotto dall’azienda aerospaziale AVIO.

Un test in corso

Alle attività di sperimentazione, condotte presso il Distaccamento di Capo San Lorenzo, hanno assistito anche Giulio Calvisi, sottosegretario di Stato alla Difesa, Silvia Curto, Direttore Generale della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna e Sara Canu, consigliere egionale.

Un momento dell’incontro alla base di Perdasdefogu

Altrettanto importante è stata la presenza della rappresentanza del Comitato Misto Paritetico della Regione Sardegna che, oltre ad assistere al significativo evento hanno, con questa visita, avviato un ampio ed articolato programma, recentemente concordato e condiviso, che si prefigge lo scopo di  approfondire le conoscenze in merito alle realtà militari nell’isola.

Ad accogliere la delegazione, presso il Punto di Comando e Controllo della base di Perdasdefogu, il comandante del base del PISQ, Generale di Brigata Aerea Michele Oballa, il quale ha illustrato le peculiarità dell’ente e della specifica attività.

Inoltre è stato possibile assistere, in tempo reale, ai test tramite le immagini registrate e realizzate con il supporto della sofisticata sensoristica di cui il Poligono è dotato.

L’attività, si è svolta regolarmente con il raggiungimento di tutti gli obiettivi auspicati, a conferma che la tecnologia italiana in questo settore, ha assunto un livello di primissimo piano in ambito europeo.

“Questo Ente rappresenta – ha dichiarato il sottosegretario alla Difesa – non solo un esempio di forte sinergia e cooperazione interforze, ma è anche il sito ideale individuato per l’avanzamento di prestigiosi programmi di sviluppo nel settore della ricerca aerospaziale. Parliamo di progetti altamente sfidanti e di interesse per l’economia del territorio, regionale e nazionale”.

“L’esperienza e il know-how di Avio acquisiti in oltre 50 anni di attività – ha aggiunto Calvisi –  consentono al sistema Paese, con importanti ricadute in Sardegna, di primeggiare nel campo dei lanciatori spaziali, della propulsione spaziale a solido, a liquido e criogenica, nonché nella propulsione tattica”.

Il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze, oltre alla metodica e oculata attività di controllo rivolta alla tutela dell’ambiente e dei beni paesaggistici culturali, è stato in grado di offrire uno scenario assolutamente idoneo per lo svolgimento delle prove in una cornice di massima sicurezza per l’incolumità della popolazione circostante.

Le stesse ambizioni aerospaziali che nel 1956 hanno ispirato la fondazione del Poligono insieme all’attuale concentrato tecnologico disponibile di cui e possibile usufruire, hanno reso il PISQ una realtà che richiama l’attenzione di importanti aziende e di istituti di ricerca e che permette la nascita di progetti e collaborazioni che rendono il Poligono stesso non un bene esclusivo del Ministero della Difesa ma una importante risorsa per lo sviluppo dell’intera Nazione.

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