Madrid. L’Aeronautica Militare e l’ENAV (Ente nazionale assistenza al volo) hanno ricevuto, dalla Commissione europea, un riconoscimento per un progetto congiunto sulla sicurezza nella gestione del traffico aereo nazionale.
A ritirare il riconoscimento, in rappresentanza della Forza Armata e di ENAV, responsabili della fornitura dei servizi alla navigazione aerea nello spazio aereo italiano, il Capo dell’Ufficio Generale per la Circolazione Aerea Militare dello Stato Maggiore Aeronautica, Generale Brigata Aerea Fabio Sardone ed il Chief Operating Officer di ENAV, Maurizio Paggetti.
La speciale menzione, nell’ambito del concorso “Single European Sky (SES) Awards 2019”, è avvenuta in occasione del World ATM Congress 2019 di Madrid, il maggiore evento dell’anno nel campo della gestione del traffico aereo a cui partecipano le industrie mondiali leader del settore, esperti, stakeholders e fornitori dei servizi alla navigazione aerea.
Il progetto ha portato all’ammodernamento tecnologico dei sistemi impiegati dai Servizi di Coordinamento e Controllo AM (SCCAM) co-ubicati nei Centri di Controllo d’Area (ACC) di ENAV, per la gestione del traffico aereo nello spazio aereo di competenza della Forza Armata.
L’iniziativa, che rientra tra gli obiettivi fissati da SESAR (Single European Sky ATM Research) e che ha ottenuto il co-finanziamento della Commissione europea nella misura del 43%, consente ai controllori militari di disporre di informazioni aggiuntive sui voli, preservando l’interoperabilità con la controparte civile e aumentando la qualità dei servizi forniti, nell’ottica della necessaria sinergia civile-militare e di una accresciuta sicurezza nella gestione del traffico aereo.
La candidatura dell’Aeronautica Militare al concorso europeo è stata presentata dall’Agenzia Europea per la Difesa (EDA – European Defence Agency) un’Agenzia istituita dal Consiglio della UE che ha lo scopo di supportare gli Stati membri ed il Consiglio stesso per migliorare le capacità difensive europee nel campo della gestione delle crisi e sostenere la politica di sicurezza e di difesa comune.
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