AERONAUTICA MILITARE: IL CINEMA ITALIANO RACCONTA L’ARMA AZZURRA. IL RICORDO DI ALBERTO SORDI AVIATORE

Di Benedetta La Corte

ROMA (nostro servizio). Il prossimo 28 marzo l’Aeronautica Militare italiana festeggerà i suoi 100 anni di costituzione.

Un momento della presentazione degli eventi legati alla celebrazione del Centenario dell’Aeronautica Militare

Report Difesa ha voluto ricordare l’Arma Azzurra con l’ausilio della settima arte: il cinema.

Le immagini del volo hanno accompagnato, sia nel nostro Paese che all’estero,  la narrazione di fatti, storie, eventi bellici.

Un legame suggellato da azione e movimento. Uno è fatto di immagini e l’altro di immaginari.

Non dimenticando che entrambe le invenzioni risalgono alla fine del XIX secolo.

LA MOSTRA DI PALAZZO AERONAUTICA A ROMA

Nel Palazzo Aeronautica, a Roma, si è poco conclusa,nei giorni scorsi, la mostra “Ali di Carta”.

Palazzo Aeronautica illuminato con le luci del Tricolore

Illustrazioni, manifesti e cinematografia si s0no incontrati facendoci ripercorrere i cento anni di storia dell’Arma Azzurra.

Numerosi i pannelli che hanno fatto da fil rouge: dai cartelloni di propaganda degli anni ’30 per promuovere i concorsi per l’arruolamento di giovani all’Accademia Militare, ai manifesti del cinema, dalle prime sperimentazioni della grafica a quelle della pubblicità.

La storia della Forza Armata raccontata in ogni modo, anche attraverso i film

Tutto questo è stato mostrato ai fruitori attraverso la leggerezza di un bambino, le cui ali sono di carta, il Piccolo Principe che sempre fa emozionare anche gli adulti e che ci spinge ad inseguire la grandezza dei nostri sogni.

Il cinema di ambiente aeronautico racconta sì la metafora del viaggio ma anche l’epopea di piloti e uomini della Forza Armata.

L’evoluzione dei velivoli, con l’arrivo di nuove tecnologie, consente ai piloti di operare in un ambiente più sicuro, dove possono dimostrare la loro bravura, esibendosi anche in straordinari spettacoli acrobatici.

Come spiega il professor Gregory Alegi, noto storico aeronautico, questo passaggio ha fatto venir meno, nei film, “la fase eroica che fino agli anni ’70 regnava sovrana nelle pellicole. Nel cinema era riproposto tale modello, ossia quella del mito dell’eroe pilota. Questo è accaduto soprattutto perché pilotare un aereo ai suoi esordi era oltre che poco sicuro anche pericoloso”.

IL CINEMA DI AMBIENTE AERONAUTICO

Possiamo distinguere nel cinema una fase iniziale dove l’affascinante macchina aerea viene posta, in quanto nuova invenzione, al centro.

Nella seconda fase viene messa in risalto l’impresa eroica del pilota come simbolo di coraggio.

Nella terza fase si diminuisce l’interesse verso l’invenzione e si evidenziano sia le storie dei singoli personaggi che le loro relazioni.

Uan pellicola esemplificativa che mette insieme la prima fase con l’ultima è il celebre film, unico del genere bellico diretto da Mario Mattoli, intitolato I tre aquilotti.

La locandina del film

La produzione è del 1942. E  vede, per la prima volta, coprotagonista il celeberrimo attore romano Alberto Sordi, allora giovanissimo (quest’anno si ricordano i 20 anni della sua scomparsa).

Sordi interpreta Filippo nei panni dell’aviatore. Soggettista del film è Vittorio Mussolini, secondogenito di Benito Mussolini, meglio conosciuto con lo pseudonimo anagrammato di Tito Silvio Mursino.

Compositori delle musiche sono stati Giovanni D’Anzi e Renzo Rossellini, fratello di Roberto, uno fra i più grandi registi della storia mondiale del cinema (https://www.youtube.com/watch?v=V4Ric_5aftk – link E gira gira l’elica – Stornellata dell’Aviatore – Regia Aeronautica; https://www.youtube.com/watch?v=exAzUzMInp0, link E gira gira l’elica – Stornellata dell’Aviatore- arrangiamento e interpretazione di Simona Molinari e Enrico Giarretta)

Una delle canzoni più suggestive all’interno della pellicola è senza dubbio E gira gira l’elica, romba il motor. In questi versi trapela l’amore per la Patria, come quello per l’amata.

Alcune scene del film “I tre aquilotti”

Anche se si va in guerra il morale dell’aviatore non può che essere allegro, sbeffeggiando, con coraggio ed acrobazia, persino la morte.

Il film che vede protagonista Sordi racconta la storia di amicizia fra tre inseparabili amici, Marco, Filippo e Mario incontratosi all’Accademia dell’Aeronautica militare di Caserta, ed anche quella d’amore fra Adriana e Marco.

Si raccontano incidenti, ostacoli, privazioni, sofferenze ed un volo di soccorso in cui Marco riesce a trarre in salvo l’amico ferito.

Il finale è lieto nonostante stiamo parlando di un film ambientato nel periodo della II Guerra mondiale.

I due innamorati coronano il loro sogno, un’unione che inizialmente aveva causato un po’ di dissapori fra Mario, fratello di Adriana, e Marco.

Una pellicola di successo e di grande impatto emotivo anche perché ad eccezione dei tre aquilotti, gli altri uomini che entrano nel racconto sono tutti veri piloti. Molti di loro moriranno successivamente durante la guerra, alcuni, invece, rimarranno gravemente feriti.

Alberto Sordi è anche protagonista di un altro film di ambiente aeronautico intitolato Quei temerari sulle macchine volanti (il cartellone pubblicitario era presente nella mostra Ali di Carta).

Alberto Sordi nel film “Quei temerari sulle macchine volanti”

E’ una pellicola a colori del 1965, candidata al Premio Oscar .

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